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FIORITURA DI PIETÀ 253 allegrezza mi disse, vedendomi tutto attonito : « Non dubitate, Fra Bonaventura, io sono quella donna che vi apparve l'anno pas– sato nel luogo di Faenza, e sono venuta per consolarvi. Nella vo– stra Congregazione c'è ancora qualche discolo; sappi che il Signor Dio l'ha purgata e la vuol purgare acciocchè fedelmente sua eterna Maestà sia in essa glorificata)), E nominando certi Religiosi e un gran Prelato della Chiesa, disse : « Guai a tali Religiosi e guai a tale Prelato ! J), E subito disparve (III, 240). IO VEDO LA MADONNA Stando infermo quasi vicino alla mortè, F. Felice da Cantalice, per essere egli devotissimo della Madonna, non volle mancare quella pietosa Madre di visitar questo suo servo, siccome è da cre– dere che altre volte gli fosse apparita, a consolarlo in questo estremo punto. Avendo egli mangiato un poco, se ne stava in riposo, e il frate che gli aveva servito, tuttavia non lo abbandonava. E ecco che all'improvviso il servo di Dio alzò le braccia in aria tenendole aperte disse: «O, o, o»! tre volte. E fermasse in tal modo per spa– zio di tre o quattro Miserere. E dicendogli il frate che cosa egli vedesse, gli rispose: « Io vedo la Madonna con gli Angeli>>. E dis– segli che se ne uscisse di cella, la quale era aperta. Il che il frate fece. E dopo un altro poco ritornò Fra Felice a far il medesimo, alzando pur le braccia. Ma volendo egli liberamente godersi quella felice visita della Regina dei cieli, la quàle il suo servo Felice volle consolare, egli pregò di nuovo il frate che di cella uscisse. E cosi fece per non disturbarlo da si fatte consolazioni, lasciandolo solo con quella felice compagnia (III, 473).

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