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LA BELLA E SANTA RIFORMA cielo, come fosse elevato in estasi; nè mai ne ho visto nessuno stare più compostamente che egli stava (III, 234). E quando Vincenzo da Foiano diceva l'officio divino, insino che fu a Monte Casale, sempre se ne stava inginocchioni con le mani giunte, contemplando con la mente quel che diceva con la bocca e udiva con le orecchie (III, '338). Francesco da Soriano, quantunque per la predicazione se ne ritrovasse la maggior parte del tempo aver a dir l'officio divino da sè, nondimeno sempre lo diceva al tempo suo, in piedi o inginoc– chioni, tanto adagiò e con le debite inclinazioni, come fosse stato in coro (III, r66). AVETE VOI DATO A MANGIARE AI MORTI? Tanto i chierici quanto i laici facciano i cinque offici per i morti (C, 30). Nè altro officio si aggiunga in coro, eccetto quel della Madonna (C, 42). Bonaventura da Montereale mai lasciava che non dicesse ogni di l'officio dei morti e molte volte i sette salmi. E quando trovava chierici che stessero a ragionare, li chiamava a sè e diceva: « Fi– glioli, non abbiamo tempo da perdere. Avete voi dato a mangiare ai morti»? E dicendogli di no, rispondeva: « Avete voi pur man– giato molto bene ». E subito intonava l'antifona dei morti (III, 3r4). Francesco da Soriano quando non era molto accasciato, sempre diceva l'officio dei morti (III, r66). Bonaventura da Cremona diceva ordinariamente ogni di l'of– ficio dei morti, i sette salmi e altre divozioni (III, 240). LA PASSIONE DEL SIGNORE Molte volte furono sentiti da secolari piangere tanto dirotta– mente la passione del Signore, come l'avessero avuta presente {II, r89).
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