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ANIME ORANTI 233 MAESTRA SPIRITUALE Perchè l'orazione è la spirituale maestra dei frati, acciò lo spirito della devozione non si tepidisca nei frati ma ardendo con– tinuàmente nell'altare del cuore sempre più si accenda, siccome desiderava il Serafico Padre, quantunque il vero spirituale frate Minore sempre ori, niente di meno si ordina che a questo siano deputate per i tiepidi due ore particolari (C, 41). PARLARE A DIO COL CUORE E ricordinsi i frati che orare non è altro se non un parlare a Dio col cuore; però non ora chi a Dio parla solo con la bocca. Però ciascuno si sforzerà di fare orazione mentale, e secondo la dottrina di Cristo, ottimo Maestro, adorare l'Eterno Padre in spirito e verità, avendo diligente cura di illuminare la mente e infiammare l'affetto, più che di formar parole. (C, 42). COME DA UNA CALAMITA E tanto era il gusto che sentivano nella santa orazione che, come da una calamita il ferro, per quel gusto erano i servi di Id– dio tirati a quella (II, 456). UNA CONTINUA GUARDIA Si davano alle continue orazioni in ogni tempo, talchè in chiesa per la sollecitudine loro pareva, con l'orar del continuo or di que– sto or di quello, ora di tutti insieme; si facesse una continua guar– dia. Ed era ben ragione che cosi veramente si facesse, trovandosi quei poverini in tante tribolazioni quante dir si possa, avendo a combattere con gli uomini, con se stessi e con demoni. Nel tempo dell'inverno, le chiese e le proprie celle erano i luoghi dove orando si offrivano in sacrificio a Dio. Nell'estate assai si servivano delle selve, dove ritirati, spargevano lagrime

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