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226 LA BELLA E SANTA RIFORMA nè sarebbe facile compendiarli tutti : è maestra della vita spirituale, madre e nutrice delle virtù, illuminazione dell'intelligenza, sostegno nelle diffecoltà, possesso dei tesori celesti. I frati ne parlavano spesso nei loro colloqui spirituali e da veri maestri di spirito cercavano di individuare gli ostacoli da rimuovere per raggiungere la vita con– templativa, e additavano le armi da impiegare per riuscire vittoriosi in questa altissima conquista. La legislazione in questo punto particolare esigeva il minimo ; ma la maggior parte dei frati non si contentavano se non del mas– simo d'orazione. Erano infatti numerosissimi i veri frati spiri– tuali che pregavano sempre ; ed è assai diffecile scegliere alcuni tipi rappresentativi, quando di veri contemplatori se ne riscontrano a dozzine. FONDAMENTO MIRABILE L'altro fondamento, e mirabile, fu che i frati con ogni umiltà e purità di cuore, si esercitassero continuamente nelle sante ora– zioni e mentali e vocali (IV, r72). FINE DELLA VITA RELIGIOSA Si sforzarono, quanto fu possibile, di non introdurre nella Congregazione quei costumi che teneva il corpo della Religione ; non costumi, ma abusi, e quanto per loro, si discostarono quanto poterono dalle superflue cerimonie, dalle superflue conversazioni con secolari, e altre cose non convenevoli a buoni Religiosi. E si raccolsero quanto poterono, spediti da ogni superfluità, di aver tempo di darsi in tutto e per tutto alla santa contemplazione. E però dicevano : noi vediamo che tutta la Religione ci ordina a questo fine della santa contemplazione, la quale sola basta per la perfetta osservanza della Regola, e senza essa contemplazione, per bene che le siano tutte le altre cose, non sono però perfette, impe– rocchè tutte sono mezzi che ci conducono al fine (IV, r72). Imperochè quantunque tutte le cose che usa la santa Religione le siano buone, nondimeno molte di loro non valgono tanto quanto,
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