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210 LA BELLA E SANTA RIFORMA Buona fu, dunque, la risoluzione di quei primi Cappuccini, di starsene sotto l'obbedienza (II, 214). L'OBBEDIENZA CI LIBERA DA OGNI MALE Si godevano la soggezione per massima libertà, che da ogni intento li liberava e da ogni pensiero di quello che avessero a provvedersi per soddisfare alle loro necessità. E molte volte confabulando dicevano tra di loro : tu non sai quello che il demonio mi ha messo innanzi all'orazione, dicendomi nella mente : in che loco staresti tu volentieri ? Io gli ho risposto : starei volentieri dove sarò posto dal mio Prelato. E di poi sog– giungevano: l'ubbidienza santa ci libera da ogni cura; e quando il demonio ci dice : che mangerai ? gli si risponde : quello che mi darà il cuciniero ; che vestirai ? quell'abito che mi darà il Guar– diano. E cosi di tutte le cose. E affermavano che molto meglio si può servire a Dio e più speditamente sotto la ubbidienza, che alla solitudine, nella quale solo per avere a pensare alle cose necessarie, di provvedersi quelle cose che per conservazione della natura non se ne può far di manco, toglie tanto tempo, che poco gli resta per potersi dare alla santa contemplazione ; il qual tempo tutto si guadagna sotto la ubbi– dienza santa e si viene a liberar da quella noiosa sollecitudine che non poco offende la povertà di spirito. Con questo però, che l'uomo se ne sappia servire in benefizio dello spirito (IV, 13). NESSUNA COSA È BUONA SENZA L'OBBEDIENZA Piacque al Signor Dio di metter in cuore al P. F. Ludovico da Fossombrone che congregare dovesse tutti quei suoi figlioli e rag"' guagliarli che quella era tentazione del nemico per farli uscire della Religionè, dicendo loro : cc Carissimi fratelli e figlioli, non mi dispiace il vostro buon desiderio della solitudine ; ma vi dico bene che nessuna cosa è buona e religiosa, se non è fatta per obbe– dienza santa» (II, 218).

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