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x96 LA BELLA E SANTA RIFORMA .quanto mal volentieri mando frati fuori del luogo, e mi rincresce pure assai aver mandati quei poveri fratini>>. - E io gli risposi : << Perchè tanto ve ne rincresce >> ? - Egli mi disse : « Perchè poco bene si può fare per le strade e io sono obbligato, essendo guardiano, di guidare i sudditi per la via della perfezione ; ogni volta che io do loro occasione di spic– care la mente da qualche buon concetto e dalla meditazione delle cose di Dio, sono obbligato a renderne conto. Questo è l'ufficio del Prelato : di guidare i sudditi secondo la volontà di Dio e dar loro occasione quanto può di amare Dio e rimuoverli da tutte quelle cose che impediscono loro l'amore di Dio. Io, come Pre– lato, non ho autorità sopra i sudditi se non come agente e mini– stro di Dio nelle cose che si spettano al servizio suo. Quindi viene che nessuno può far bene questo ufficio se non chi è unito con Dio e da lui illuminato. Nè si trova esercizio in questo mondo del quale si abbia a rendere più stretto conto a Dio che della cura delle anime. E nondimeno è difficile a saper discernere se noi comandiamo ai sudditi da parte di Dio o da parte nostra, secondo le nostre passioni o pure secondo l'osservanza della regola e co– mandamenti di Dio, per maggior profitto delle anime loro o per adempire certi nostri desideri. Voi sapete bene la Regola, che dice: « Siano obbligati i frati a obbedire ai suoi Ministri in tutte le cose che hanno promesso al Signore di osservare». Questo è, dunque, l'ufficio mio e di ogni Prelato : di usare molta diligenza che i frati osservino la Regola e in particolare questo precetto dal quale dipendono tutte le leggi, cioè che amino Iddio, esercitan– dosi nei mezzi necessari per venire al detto amore. E perchè io avrei dato più occasione a quei poveri fratini di amare Iddio se li avessi tenuti quieti nel luogo che mandandoli per viaggio, questo è dunque quello che mi duole di aver mandati quei poveri fratini fuori» (III, 273). LORO IMPONGANO LA PENITENZA Ricordinsi i Prelati che il nostro Padre S. Francesco era so– lito dire che se vogliamo rilevar uno che è caduto, bisogna incli– narci per pietà; siccome fece Cristo, piissimo Salvatore, quando

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