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MINISTRI E SERVI 1 95 PIÙ TOSTO VI CHIEGGO LA MORTE Vi prego che avendomi Voi eletto a quest'officio, non mi manchiate per i miei peccati di pigliar l'assunto di governare Voi in me, che conoscete i cuori e potete con la vostra valida mano ribattere e far resistenza a tutti i fieri colpi che contro alle vostre pecorelle vedo dal nemico infernale prepararsi. E più tosto Vi chieggo la morte che io abbia ad esser causa per i miei rozzi co– stumi e poco reggimento della perdita d'una minima pecorella vostra (II, 247). SE VOLETE CHE OBBEDISCANO VOLENTIERI Non vuole il nostro Padre tanti rigori, ma che i frati con vera e viva fede si esercitino nella santa orazione, dalla quale imparano tutte le sante virtù. E i Prelati con molta benignità cerchino con ogni studio di ritirarli dalle molte occupazioni, dalle quali nascono tutte le imperfezioni, perchè si vengono ad allon– tanare dall'orazione. E in questo si deve porre ogni cura dai Pre– lati : di mantenerli quieti e devoti nella vera osservanza della Regola. E queste sono le vere ordinazioni ; imperocchè il frate con lo spirito cammina volontariamente per le sante virtù, il . quale mancando, difficilmente fa opera nessuna buona, perchè ogni cosa buona fa per forza e, come si suol dire, le cose fatte per forza non ,valgono una scorza. Lo spirito, dunque, è quello che rifrena nei frati ogni vizio e dispone a tutte le sante virtù. Che altro ci insegna l'Apostolo che camminar per spirito nella via di Dio ? Dalla carne nascono tutte le ribellioni, e dallo spirito ne nasce ogni bene. Però se volete che i frati obbediscano volen– tieri, fate che si diano all'orazione (III, 67). QUESTO È L'UFFICIO DEL PRELATO Io fui presente che, essendo egli [Battista da Norcia] guar– diano di Montemalbe, bisognò che andassero due frati per un certo negozio. E voltandosi a me disse: « Non potresti credere
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