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MINISTRI E SERVI 189 LE DOTI Si eleggano i Prelati nostri maturi, discreti,che abbiano scienza, -coscienza e sperienza. E in tutte quante le cose, procedano col ,consiglio dei più antichi fratelli (C, 99). Con molta efficacia nelle visite, essendo Generale, esortava Bernardino d'Asti i Prelati a consigliarsi, aggiungendo non essere degno quel frate, che non si consiglia volentieri, di esser eletto Prelato. E dava l'esempio di sè, che non avendo con chi consi– g~.iarsi si consigliava col suo compagno laico, e gliene tornava bene {IiI, 188). SACERDOTI SEMPLICI · In quel tempo si eleggevano nella nostra Congregazione Pre– lati semplici, perchè non avevano il loro intento che fossero lette– -rati, ma spirituali e zelanti della osservanza della Regola. Quando fosse stato alcuno che fosse letterato, ma avesse avuto nome di largo, mai lo eleggevano. Talmente che le lettere non erano in con– siderazione; ma lo zelo della osservanza della Regola, e che fosse de– ,dito alla santa orazione. E avevano quei Padri per grave inconve– niente che nella elezione si avesse l'occhio ad altro, se non che fosse zelante della osservanza della Regola. E questa era la causa che la maggior parte erano sacerdoti semplici o laici. E tanto Dio concorreva con quella semplicità, ,che molto più si contentavano i sudditi di stare sotto il governo di quei semplici, che non sotto il governo dei larghi e cerimoniosi ,(IV, 9). · DA DIO VIENE IL REGGIMENTO « Nè mai- diceva Francesco da lesi - andò cosi bene e con -tanta semplicità ci fu la vera osservanza della Regola, quanto insinchè la fu governata da persone semplici,,. E diceva il santo uomo che il reggimento quanto ha manco deU'uonio tanto più si manifesta il reggimento di Dio. Imperoc-
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