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DIO TI SALVI SANTA UMILTÀ 1 79 architetto, quanto .più vole andare in alto tanto più si sforza di porre i fondamenti al basso, volendo il Signore Dio tirare questo suo servo a tanta altezza di vita, acciocchè ben fondato nella pro– fonda umìltà e bene abituato nelle sante virtù, non fosse dal serpe antico levato nella superbia, tanto nemica del nostro Signore Dio (III, 489). L'ASINELLO DEI FRATI Buono fu, dunque, il fondamento del servo di Dio, Felice da Cantalice, fondandosi nella mortificazione della carne e in vera umiltà, e quello che importa più, nella perfetta mortificazione della propria volontà. Taccio dell'umiltà, che era solito dire : «Io sto con frati, ma non sono frate, ma sono l'asinello dei frati JJ. Nelle parole, nella conversazione· e in tutti i suoi gesti, non se ne vide mai altro che umiltà; che se altrimenti fosse, sarebbe caduto l'edificio spfrituale che egli in tanti anni ha fatto, se non avesse avuto per fonda– mento questa sicurissima base dell'umiltà santa, nè avebbe il Signore Dio per i suoi santi meriti mostrato tanti segni e mira– coli (III, 470). TUTTE LE OPERE SONO ALCHIMIE Si esercitava mirabilmente questo servo di Dio, Bernardino da ·M'onte dell'Olmo, nella mortificazione della propria volontà. Ed io desideroso, più volte gli domandai di diverse virtù. Un gior– no mi rispose:« Frate Bernardino mio, senza umiltà tutte le nostre opere sono alchimie ; chi non si fonda nella mortificazione di se stesso e acquista questo bel grado dell'umiltà santa, non pensi mai di avere spirito ; insinchè si riserva questo una: dramma del– l'amor proprio, vada pure a qual Riforma stretta si vuole, faccia quella astinenza che gli piace, che se non mortifica se stesso, perde il tempo, e non rilascia totalmente sotto il governo di Dio, quale con Ja sua provvidenza guida tutte le cose al debito fine. Nè di .nessuna cosa è più onorato Dio, quanto che. da una vera rilas– sazione di se stesso nel beneplacito di Dio. 'Quivi fondò il nostro Serafico Padre S. Francesco tutta la.sua Religione, che volle che

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