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XVI LA BELLA E SAN'l'A RIFORMA generale del 1536, che rimasero sostanzialmente identiche nelle diverse redazioni del '500; z) le Relazioni di P. Mario da Mer– cato Saraceno scritte tra il 1565 e il 1580 ; 3) la Cronaca di P. Bernardino da Colpetrazzo nella sua triplice composizione del 1580, 1585 e 1593. Abbiamo seguito un metodo d'edizione semplice e chiaro. Si è conservata la forma letteraria del testo originale ; ma per fa– cilitare la lettura lo si è riprodotto secondo l'ortografia moderna. I molteplici brani scelti li abbiamo ordinati secondo un piano e uno svolgimento logico, distribuendoli in 19 capitoli e suddividendoli in paragrafi. o sottotitoli. Evidentemente non tutti i testi trascritti hanno lo stesso valore, e talvolta sembrano ripetere una stessa idea. Tuttavia crediamo che ognuno abbia una sua sfumatura o spirituale o letteraria. Non di rado il testo presenta una esposizione protratta, mentre la sen– tenza o il pensiero significato lo si sarebbe potuto esprimere con più concisione. Ma queste citazioni lunghe hanno un doppio van– taggio: dànno cioè tutti i contorni d'un insegnamento, e rispec– chiano anche il genere letterario degli scrittori di quell'epoca. Così il libro potrà interessare anche gli amatori delle belle lettere. Diamo ora un rapido sguardo panoramico alla storia dell'Or– dine Cappuccino nel periodo a cui si riferiscono i brani qui scelti e ordinati. Matteo da Bascio, uno dei rappresentanti delle aspirazioni ri– formistiche della grande famiglia francescana degli Osservanti, ini– ziò nel gennaio delr525 il movimento da cui ebbe origine l'attuale Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Il primo suo compagno P. Lo– dovico da Fossombrone diede una certa organizzazione alla inci– piente Riforma, che fu approvata canonicamente da Clemente VII il 3 luglio 1528, e la cui forma di vita venne perfettamente codi– ficata nelle costituzioni promulgate nel capitolo generale del 1536 sotto la direzione del nuovo Vicario Generale P. Bernardino d'Asti. Superate le difficoltà iniziali, la giovane istituzione si propagò così rapidamente che nello stesso anno 1536 contava circa 500 religiosi, distribuiti in :tz provincie monastiche, dalle Alpi alla Sicilia. A soli venticinque anni dalle origini -nel 1550 -i suoi membri raggiun-

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