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La meraviglia non lascia tener più segreto alla bimba l'atto di curiosità: si precipita nella sala da pranzo, ed avverte i genitori che il Padre è alzato da terra... ! Allora compresero il perché del ritardo del frate sempre così pun– tuale. Si deliziava già ad un banchetto così grande che la loro mensa era una cosa ben meschina. Non osarono interrompere quel colloquio con il cielo, per cui« ebbero da aspettare buon pezzo prima che il padre Ignazio, rientrato in sé, avvertisse che era atteso a mensa dai suoi parenti... ». Uno sprazzo di cielo, trapelato attraverso... il buco della serratura, grazie alla curiosità d'una bimba! I Santi sono artisti nel celare le loro intime comunioni con Dio; ma noi da questa e altre simili sorprese toccate al padre Ignazio, siamo in grado di concludere che i colloqui– estasi con il cielo non fossero per lui rara eccezione. Ce lo confermerà abbondantemente il resto della sua vita, quando lo vedremo dedicarsi all'arte e all'insegnamento delle mistiche ascensioni dello spirito. NOTE 1 Alla « Real chiesa del Monte » salivano in pio pellegrinaggio anche le principesse Ma– ria e Caterina, figlie di Carlo Emanuele I. Le quali, prima di vestir l'abito di terziarie fran· cescane (4 ottobre 1629), vollero offrire due preziose corone per adornare Ja ,statua della Vergine e del Bambino. L'incoronazione so• !enne ebbe luogo il 5 agosto 1629. Cfr. P. MICHELE, o.e., pag. 37-39; D. REBAUDENGO, o.e., pag. 30-31. Circa 11 martire S. Botonto, ofr. P. MICHE· LE, o.e., pag. 57-60. • s. 52. 3 S. 65. 180. Doc. 223, p. 10. • S. 51-52. 59: Maestro di cerimonie, S. 161; Sum. 80-81.. 5 s. 131. • Doc. 213: H giudice Quallio è il parente più prossimo superstite. Strana cosa: la fami– glia numerosa del Belvisotti risulterebbe cosl scomparsa molto presto. Da Summ. Obieetio– nale, pag. 8-9 ricavo: « Il Signor Gio-Battista Belvisotti... fratello "unico" (super~tite) del padre Ignazio, era di professione Notaio; si è ammogliato con la sig. Cristina, figlia del si– gnor Fisico Garrone Ca11lo Francesco da San– thià, ed è morto li 11 gennaio 1729, avendo lasciato superstite un solo figlio, il quale pure è morto tre anni dopo; cosl si è estinta, con la morte di questi, la famiglia Belvisotti », e la sua eredità è passata ,al Capitolo dell'insi– gne Collegiata di Sant'Agata. Virt. Respons., pag. 10, n. 24. 71

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