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CAPITOLO QUINTO PREFETTO DELLA CASA DI DIO A Santa Maria del Monte Sul piccolo spiazzo del Monte dei Cappuccini di Torino salgono ancora oggi, molti visitatori. Vi si incontra il pacifico cittadino giunto lassù per respirare un alito di brezzolina sotto il viale dei vecchi olmi durante l'afa estiva. Vi salgono le macchine dei turisti attratti sulla piazzetta panoramica dallo spettacolo dell'ampia raggera delle Alpi che si profilano al1'9rizzonte. Se salite alla chiesa, che domina dal vertice del cocuzzolo, avete l'impressione di trovarvi lontani dalla città e come sperduti in un'oasi di mistici silenzi. E l'artistico santuario mariano accoglie, con ugual serenità, tutte le categorie di persone: pellegrini e suore che vanno a recitare la corona del rosario; bimbi, guidati dalle mamme a offrire un fiore alle reliquie del piccolo martire san Botonto; fedeli che vanno a chieder grazie presso il sepolcro del beato Ignazio; più in là, un turista curioso che va girando il capo sotto la gran cupola, per ammirare i primi lineamenti architettonici del barocco piemontese, mentre vicino s'è inginocchiato a testa china, un pesce grosso, preso nella rete di Dio, e pronto a deporre il bagaglio dei suoi peccati ai piedi di un sacerdote 1 • Già nel secolo xvnr questa chiesa del Monte era nota in Torino per la frequenza e la varietà dei suoi visitatori, che davano ai Cappuccini, specie nei giorni festivi, un lavoro non indifferente. 65 6. Faro sul Monte.

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