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lì.datura di questa chiesa per opera dei Cap– puccini, dovette ottenere loro una speciale facoltà dalla S. Sede e dal Ministro generale dell'Ordine. Cfr. padre MICHELE, o.e., p. 34. IL MIRACOLO EUCARISTICO DEL MONTE. - Questa chiesa, più che ai finissimi marmi policromi intarsiati, deve la sua cele– brità a un memorando segno del cielo, inter– venuto per salv,are il SS. Sacramento dalla profanazione e autenticato da un teste oculare con deposizione giurata davanti al tribunale del santo Ufficio. Nel 1640, in seguito alla morte di Vittorio Amedeo I (7 ottobre 1637) e alla reggenza di Madama Cristina, il Piemonte è in guerra con la Francia, e Torino viene assediata per 135 giorni (maggio-settembre). L'undici maggio 1640, i Francesi s'impadroniscono del ridotto del Monte, massacrandovi i difensori, e inco– minciano a bombardare la città. Il 12 mag– gio, un soldato francese - mentre dei com– militoni infierivano sopra donne, vecchi e bambini rifugiati in chiesa - sale all'altar maggiore e tenta di scassinare la porticina del Tabernacolo. In quell'istante si sprigionò dal Tabernacolo una fiamma che invase tutta la chiesa, rendendola fumosa dalla cintola d'uo– mo in su. L'aggressore, saltato giù dall'altare, si precipitò all'uscita gridando: « Ah mon Dieu, ah mon Dieu: je brule ». Difatti le vesti erano bruciacchiate e nere, come anche la faccia. Il soldato francese così malconcio ed esterrefatto morì pochi giorni dopo, e l'i– taliano Pardocimo-Betlem di Verona, testi– mone oculare del fatto, ne fece la giuridica deposizione dinanzi al Vicario del santo Uffi– cio in Savigliano, addì 8 agosto 1640. Il manoscritto di questa deposizione si tro– va ora nell'Archivio di Stato a Milano: Fondo 64 Religione, Cartella 6503, Volume Piemonte. Cfr. E. TESAURO: Campeggiamenti del Ser.mo Principe Tommaso di Savoia - Torino, 1674; P. MICHELE, o.e., pag. 61-65; E. CoLOMMIAT– TI: Il miracolo del SS. Sacramento, Tip. De– rossi, 1894. • Nel 1630 padre Michelangelo da Torino, Guardiano, si offre con 48 frati al servizio dei lazzaretti durante la peste di Torino. P . MI– CHELE, o.e., pag. 22-23. " Luce, pag. 58. • Cfr. Stato Locale e personale, o.e., pag. 66. Per quanto riguarda la Causa di Beatifica– zione del Servo di Dio card. Massaia, cfr. Acta et Documenta Causarum Beat. et Can. o.f.m. cap., anno 1964. Per P. Angelico - Cfr. P. Cristoforo - « Ab- ba 'Ngelicò ». 1 Doc. 247, 9. Mem. 22. • Doc. 247, 68. • Ammonizioni da darsi ai Chierici (note manoscritte del beato Ignazio) e Doc. 1 bis, 40; e Doc. 201. 10 S. 211; Doc. 201; S. 159: « Nel maneg– gio della superiorità (che ebbe in tempo di quaresima o di Capitoli in diversi Conventi) fu tale la sua prudente condotta che mai fu udito un minimo lamento, ma bensì un uni– vetsale appagamento di tutta la famiglia; e questo non solo perché in tutto procedeva coll'esempio, ma perché quanto più rigido con se stesso tanto più abbondava in bontà e carità verso gli altri». S. 164, e S. 149. 11 S. 227; Doc. 45. 12 s. 50.
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