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Avigliana, Chivasso, Carrù... ; ed egli è felice di sentirsi così ·sballottato dall'obbedienza, troppo onorato di poter servire i confratelli con la sua umile persona. Qui non ci pare inopportuna una domanda, già affiorata nelle testi– monianze dei contemporanei: Come mai padre Ignazio che aveva capi– tale di talento per qualunque carica sì che sarebbe stato capacissimo di regolare l'intera Provincia, pure non fu mai promosso che alle sole fatiche e non fu mai eletto Guardiano? La risposta non è difficile, né poco onorifica per il nostro Beato. Ed è la stessa già data da san Paolo circa la varietà dei carismi riscon– trati nei primi cristiani: « Ciascuno di noi ha ricevuto la sua parte della grazia divina, secondo la misura dei doni di Cristo ». (Efes. 4, 7). I Superiori che amavano e veneravano il loro suddito così esem– plare, conoscevano pure bene l'indole della sua spiritualità. Anima tipi– camente serafica, lo attraeva assai più il fervore della contemplazione che il calcolo dell'amministrazione. Docile al richiamo di questo spirito, egli lasciava da parte quando il dovere non esigesse altrimenti, tutto ciò che non portava direttamente al suo centro di attrazione; non amava indagare sui fatti del Convento o della Provincia che non lo riguardassero personalmente; non voleva occuparsi degli altrui difetti per quanto evidenti, quando il dovere non glielo imponesse. · Ancora: la sua umiltà e delicatezza di coscienza lo inclinavano più a cercare che a dare consigli; il suo desiderio di accertarsi della volontà di Dio, lo rendeva cosi proclive ad obbedire da non sentire affatto il genio di comandare. È per questo, crediamo, che i Superiori pensarono bene di tenere padre Ignazio libero, con grande sua gioia, da ogni supe- • 10 riorato . Nel maggio 1724, in seguito al Capitolo provinciale, padre Ignazio dal Monte è inviato come aiuto a Mondovì; sul registro delle Profes– sioni, compare la sua firma di teste il 25 giugno 1724, il 5 aprile 1725 e il 14 giugno 1725. Cosa strana, eppur documentata dal Registro lo– cale: il 25 aprile dello stesso anno, troviamo pure la sua firma in una Professione religiosa nel Noviziato di Chieri. Pare che faccia la spola tra i due Noviziati così lontani, e con quei soli mezzi di trasporto che erano le sue povere gambe! 61
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