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parte della sua vita religiosa. Frattanto sarà ancora lasciato in pace per quattro anni nel conventino di Saluzzo 1 • Gara di virtù Nella chiesetta cappuccina di Saluzzo era veneratissima l'immagine della Madonna, detta del Beato Ancina 2 • Qui, sotto il manto della SS. Vergine, fra Ignazio accrescerà il suo fervore e si disporrà a sempre nuove e più sublimi ascensioni •. Fra i giovani suoi compagni, aspiranti al sacerdozio e alle prime armi della vita ascetica, fra Ignazio era il più attempato e anche il più allenato nella virtù. Ma tranne il privilegio di celebrare ogni giorno la santa Messa, per il resto egli voleva scomparire nella massa dei giovani confratelli, gareggiare con essi in fatto di osservanza, e assoggettarsi più di essi agli esercizi di umiltà e di penitenza che aveva appreso ad amare nell'anno di noviziato. Verso la fine dell'anno successivo, era giunto a quel Professorio un giovane chierico, proveniente dalla nobile famiglia dei conti Vitali di Mondovì: si chiamò, in religione, fra Vitale. Spinto pure lui da sincero amore di perfezione a lasciare gli agi di una ricca famiglia, fu felice di poter trovare in fra Ignazio un'anima gemella; presto si strinse tra loro un patto che rivela in ambedue una seria gara di virtù: essi dovevano sorvegliarsi vicendevolmente, notare i minimi difetti occorsi o sfuggiti al confratello, segnalarglieli con piena libertà e schiettezza. Ottimo accorgimento di due artisti che bramano raffinare sempre più la loro arte. Quattr'occhi vedon meglio di due, e le opere di mise– ricordia spirituale eccellono sopra quelle di misericordia corporale! Perché non prevalersi di quella occasione di vita pienamente in co– mune? Era come trovare un nuovo angelo custode, non meno zelante e forse più vigile di quello del noviziato. Detto fatto: si misero sul serio e la tattica filava a meraviglia. Senonché un giorno s'accorsero che l'ammirazione vicendevole, più che ai difetti, faceva por mente alle virtù del compagno: fra Ignazio ammirava in fra Vitale il giovane ricco, che per amore della perfezione cristiana era stato più generoso del giovane evangelico, col preferire il povero saio cappuccino al blasone del suo casato. 50
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