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voti. Non cesserà più di ringraziare Dio per la grazia ricevuta in quel giorno! Nel suo Testamento et ultime volontà in data 18 ottobre 1727, si era proposto di rinnovare ogni mese (forse nel giorno del ritiro) la sua professione religiosa•. Ma questa rinnovazione privata non gli bastava: ogni anno la rinnovava pubblicamente nelle mani del suo Superiore, e ciò faceva con un fervore così grande che edificava quanti erano pre– senti 1 °, i quali costatavano poi che, per fra Ignazio, l'osservanza della Regola abbracciava anche l'osservanza delle Costituzioni e delle Costu– manze di Provincia, senza distinzione tra precetto e consiglio. Non mancava ad alcuna delle più minute osservanze, adempiendole con quel rigore come se fosse stato sempre novizio u. L'impegno della Professione non gli diede più tregua; per tutta la vita provò l'ansia dell'atleta che, correndo a tutta lena, si sente ancor tormentato dall'assillo di non esser abbastanza veloce. Precisamente lo stato d'animo che Dante scopre nel primo discepolo di san Francesco: il venerabile Bernardo, che: « Si scalzò prima e dietro a tanta pace corse e, correndo, gli parve esser tardo » (Parad., XI, 80-81). NOTE 1 Doc. 247, 1, 3: P. Paolo Francesco da Gassino. 2 Doc. 84: P. Giacinto da Dronero. 3 Doc. 84 e 247,5; S. 77: « Stava sempre allegro e gioviale, e la sua allegrezza ralle– grava gli altri ». • s. 77. 5 s. 205. " Doc. 247, 5: « Nella mortificazione dei sensi esteriori... dava grande edificazione; e nel raccoglimento interiore era ammirabile...». 7 Doc. 247, 6: ... Questo strano particolare del contegno del Beato durante la preghiera - immobilità anche sotto il solletico delle mosche - i confratelli lo hanno osservato durante tutto il tempo della sua vita. S. 212. 8 Doc. 247, 14; S. 335: « ... Fin dal tempo 48 che il padre Ignazio entrò in Religione, ven– ne, dai religiosi che con lui convivevano, sti– mato per santo, a motivo dell'esattissima di -lui osservanza e mortificazione di se stesso». (P. Francesco d'Acceglio). 9 Uv. 12: « Ringrazio... il mio Patrono San Francesco della carità che mi ha fatto di accet– tarmi e sofferirmi nella sua Religione». Test.: « desiderando di vivere e morire vero e legit– timo figlio del serafico P. S. Francesco... in– tendo rinnovare i voti di Ubbidienza, Povertà e Castità, novamente obbligandomi all'intera osservanza della promessa Regola». 10 S. 17. u Padre Ignazio novizio perpetuo: titolo che gli si diede per tutta la vita, a causa della sua esatta osservanza di tutte le pratiche ap– prese nel noviziato. S. 17, 28, 31, 97, 101. Doc. 223.
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