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Come spiegare questa perfezione precoce nel nostro Novizio? Con la sua piena generosità nel corrispondere alla grazia. La sua anima quanto più si ritraeva dal chiasso esteriore, tanto più si concentrava in sé: si possedeva. Entrata nella sua cella interiore, sentiva di non essere sola; vi scopriva sempre meglio la presenza viva di Colui che sant'Agostino chiama intimo meo intimior. E nella bellezza di questo Ospite talmente si concentra, come affascinato, da non gustare più, né avvertire più le sollecitazioni che vengono dall'esterno. L'umile Novizio si trovava così sulla via dell'orazione di quiete, della contempla– zione, che culminerà nell'estasi ed altri fenomeni mistici. Saremmo curiosi di sapere a che grado di contemplazione fosse giunto questo Novizio. È un segreto di Dio, che i santi sentono di dover conservare illeso dalle profanazioni della curiosità umana. Nel raccoglimento interiore era ammirabile, tanto che non lo si vedeva distrarsi per alcun incomodo o molestia gli soppraggiungesse. Il padre Maestro stesso era stupito di questo; un giorno disse al Novizio: - Fra Ignazio, oggi, durante la recita del Vespro, poco mancò che vi man– dassi un confratello a liberarvi dalle mosche! - Oh, padre Maestro, non si dia pena, - rispose modestamente lui - credo che non mi mangeranno tutto». Un altro esempio di raccoglimento nella preghiera, lo diede un altro giorno mentre con i confratelli stava recitando in coro il divino Ufficio. A tu11bare la pace degli oranti, ecco entrare un grosso calabrone, che prese a ronzare tra le teste dei frati salmodianti. Le mani dei reli– giosi, prima raccolte modestamente nelle maniche, avevano preso a ventolare a destra e sinistra, per liberarsene. L'insetto trovò, finalmente, l'unica pista di atterraggio calma e sicura: la faccia di fra Ignazio. Questi, nella sua immobilità lapidaria, continuava imperterrito a salmodiare senza avvertire lo strano agitarsi dei suoi compagni. Il bòmbice brontolone, posatosi sulla faccia dell'unico novizio im– mobile, andava percorrendola in lungo e in largo... fino a insinuarsi nel– l'orecchio senza che l'interessato alzasse la mano per liberarsene. 46
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