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Come allo scoppio di una bomba, la nobile famiglia ne restò stor– dita. Non potevano crederlo. Si pensò a un equivoco; ma, passati pochi giorni, un documento ufficiale di rinuncia alla Parrocchia di Casa– nova veniva a dissipare ogni dubbio '. La strana notizia percorse la città di Vercelli con la rapidità del baleno, talmente era conosciuto e ammirato il Belvisotti. Nell'opinione comune destava, certo, stupore quel repentino colpo di scena. Una lampada luminosa scendeva dal suo candelabro per andare a nascon– dersi sotto il moggio. Ma infine prevalse la stima incondizionata per il sacerdote, e lo stupore cedé il posto all'edificazione e all'ammirazione per una virtù cosi superiore all'ordinaria. Ben diversa invece fu la reazione prodotta da quella notizia a San– thià, in casa Belvisotti. La mamma, l'unica che non si sarebbe stupita della notizia, non era più in casa a guidare le sorti della famiglia. I fratelli, al contrario, rimasero esterrefatti, ed espressero tosto la loro piena disapprovazione e aperta ostilità al fratello fuggiasco. Certo, lo sapevano: don Lorenzo Maurizio, ormai trentenne e avviato per la sua carriera sacerdotale, era pienamente libero di sé e indipendente dalla propria famiglia. Ma nel caso concreto, H fervore ascetico di lui veniva a interferire sfavorevolmente negli interessi materiali della sua famiglia, che, dall'amicizia degli Avogadro e dalla promozione di don Belvisotti alla Pievania di Casanova, aveva già rica– vati alcuni vantaggi, ed ora vedeva con sgomento troncarsi ogni rela– zione con i suoi Signori tanto benevoli. Per questo motivo, un fratello maggiore del Beato giudicò neces– sario non solo disapprovare l'operato di lui, ma concertare un piano di azione, inteso a dar l'assalto all'aspirante cappuccino nella sua stessa roccaforte del Noviziato di Chieri. Raffiche nel porto Troppo brusca e travolgente era stata quella volata fuori del mondo, perché, come per un fenomeno di risucchio, uno strascico non dovesse correr dietro al novizio cappuccino. E prima fu un susseguirsi di lettere lamentevoli, sdegnate, insistenti. Ma poiché il Novizio, trin– cerato in un dignitoso silenzio, se ne restava invulnerabile, la manovra 39

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