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spesso su quella tomba; e non era solo l'umile popolino a sostare là in ginocchio. Spesso vi passava anche il Guardiano padre Ermenegildo, severo tutore delle osservanze giuridiche, sempre vigile nel rimuovere da quell'andito gli ex-voto o altri segni di venerazione a colui che dalla fama popolare già era stato canonizzato il santo del Monte. Ma dopo quell'ossequio alle leggi canoniche - confessa lui stes– so - « mi raccomandavo caldamente, stando in piedi, al patrocinio del Servo di Dio »; e ricordando la generosa obbedienza del suo suddito, concludeva le sue richieste col dire: « Padre Ignazio, ascoltate il vostro padre Guardiano! » ... Con esemplare prudenza i Cappuccini piemontesi furono solleciti a raccogliere, prima che scomparissero i testi oculari, le relazioni sulla vita, virtù e fatti straordinari attribuiti al loro confratello. In questo lavoro furono sollecitati e guidati dal Ven. Servo di Dio Mons. Nicola Molinari, allora Postulatore dell'Ordine dei Cappuccini; bella coinci– denza nella storia della santità cappuccina: un Servo di Dio che pro– muove la glorificazione di altri servi di Dio suoi confratelli"". Il Processo ordinario sulla fama di santità, virtù e miracoli s'iniziò a Torino agli 11 di settembre 1777 e venne consegnato a Roma il 2 settembre 1780. Nel frattempo (9 febbraio 1778) la salma del Servo di Dio, giuri– dicamente riconosciuta, ricomposta in un nuovo abito e nuova cassa, venne trasferita dal sepolcreto comune dei frati, al lato opposto della chiesa, in uno stanzino appositamente approntato, che s'apre al fianco destro dell'altare di san Francesco d'Assisi. Alla traslazione partecipò « un ingente, meraviglioso, inaspettato concorso di popolo » "'. Conclusi i Processi diocesani, si indirizzarono al Sommo Pontefice le lettere postulatorie del sindaco di Torino per la Beatificazione del Servo di Dio (30 agosto 1780), seguite a breve distanza (6 settembre 1780) dalla petizione del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III. Egli ricorda il Cappuccino del Monte di Torino, « dove ha passato trenta e più anni nel costante esercizio delle più sode virtù cristiane, ammirato da tutti e riguardato da Noi specialmente con particolare venera– zione... ». Presenta quindi al Papa riverenti preghiere per una pronta Introduzione della Causa di Beatificazione, perché « invitati da pubblici 292

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