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• Sum. 57; S. 38: « Essendo io guardiano nel convento del Monte, potei osservare che il padre Ignazio, accanto a me in coro, stava immobile, col volto infiammato e senza ap– poggio. Mosso dalla compassione, molte volte io lo facevo sedere ed egli subito obbediva». 5 Doc. 247, 92. 96: « Giunto all'età di 82 anni cadde nelfinfermità dei vecchi e suo al– loggio fu l'infermeria. Qui fu assistito per circa due anni, ora per febbri, ora per male d'occhi, o per gli acciacchi della decrepitezza». L'infermeria era costituita da poche stanze contigue, allineate nell'estrema ala sud'ovest del convento, tra il refettorio che guardava le colline, e la curia provincializia affacciata su Torino. La cella assegnata al padre Ignazio, infermo, era quella attigua alla cappella del– l'infermeria (detta di S. Felice), con cui aveva una parete in comune; in questa parete s'apri– va un finestrino dal quale l'infermo poteva ogni giorno assistere a11a Messa celebrata nel– la cappella (S. 342). Questa cella abitata dal padre Ignazio ne– gli ultimi mesi di vita può essere quindi ben individuata. Era un bel soggiorno, soleggiato dal mezzodì al tramonto, e allietato sin dal mattino, nei giorni sereni, dalla luminosità riverberata da1la zona collinare. All'occhio si apriva un ,immenso panorama: dal corso mae– stoso del Pò e dalle ultime propaggini colli– nari di Moncalieri, lo sguardo spaziava fino all'imponente balaustrata delle Alpi, frasta– gliata da guglie nevose, irregolari delle Alpi Cozie, Graje, Pennine. • S. 246 « Il padre Guardiano gli rispose che si accontentasse della buona volontà e facesse l'obbedienza; allora l'infermo s'acque– tò ». 280 7 Doc. 257, 5. 6 (fra Severino) « Da lui venivo io considerato come suo assoluto pa– drone, e si gloriava moltissimo di confidarsi con me, considerandosi, per tutto il corso di 10 mesi circa, mio umilissimo servitore». S, 178. 210. 211. 8 Doc. 247, 92. 0 s. 339. 10 S. 39-40: « Il che fece puntualmente sin quasi all'ultimo dei suoi dì>>. 11 S. 36 e 339. Doc. 89 bis, 7. 12 Doc. 257, 16; Doc. 247, 97: « Era un giocondo spettacolo vedere persone di alto carattere e religiosi di altri Ordini inginoc– chiarsi appié della lettiera del padre Ignazio pregandolo, con segni di molta devozione e compunzione, di sue orazioni». 1 " Doc. 257, 17. 14 Doc. 247, 93: « Lo si vedeva così sereno, contento, piacevole, che tutti dicevano: - Pa– re non abbia alcun male». 15 Doc. 135. 159. Summ. 310. 10 Doc. 136. 17 s. 275. 18 S. 344; Summ. 369. 19 Doc. 125. 20 s. 290. 21 Doc. 101. 22 s. 144~145. 23 s. 143. 2 • Doc. 60 (Ignazio Vanetti). S. 104-6. 25 Doc. 247, 101.

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