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qualche frate, batteva le mani esclamando: « Suvvia 1 date la baia 1 date la baia: padre Ignazio in portantina! » 13 • Impartì benedizioni e assoluzioni sino al penultimo mese di vita: non si voleva lasciare inerte quella mano che - ormai non restava dubbio - s'era rivelata prodigiosa. Tale era il concorso di persone, che padre Ermenegildo, sempre preoccupato della salute del suo sud– dito, si sentì in dovere di avvertire il portinaio, fra Fiorenzo, a mode– rare il concorso della gente. Padre Ignazio invece, da quando l'infermeria l'aveva sganciato dalla comune « osservanza», specialmente corale, si sentiva come un degra– dato, e provava un bisogno di canzonarsi. Quando al mattino fra Severino iniziava le operazioni attorno al suo malato, interrogandolo se avesse dormito bene, padre Ignazio sen– tiva quelle parole come una frustata, ed esclamava: « Oh che bella vita è questa: mangiare e dormire ... ». Allora rimproverava il suo padrone di troppa indulgenza e lo avvertiva che frate asino impigrisce se non sente talora qualche strigliata o qualche strappo di briglia". La morte s'avvicina a grandi passi! Anche nei suoi ultimi anni, padre Ignazio non dimenticò mai la sua città natale; i Santiatesi poi, andando a Torino, non mancavano di fare una capatina al Monte per portar gli ossequi dei parenti e conoscenti al celebre Cappuccino, di cui Santhià si sentiva orgogliosa e anche rico– noscente per varie guarigioni ottenute. Le sue benedizioni avevano infatti dimostrata un'efficacia curativa immediata sui suoi lontani pa– renti, e i nomi dei guariti di Santhià - Quaglio Francesco, Caterina Palliotti, come pure Marta Belvisotti di San Germano Vercellese - erano sulla bocca di tutti. Cosi era un gran parlare a Santhià della predizione fatta da padre Ignazio ad un giovane compatriota nel 1766 e avveratasi appuntino. Era salito al Monte ad ossequiare il suo celebre compatriota, il notaio Pier Paolo Palliotti di Santhià, ventinovenne. Dopo un lieto scambio di saluti e di notizie sulla famiglia, il frate anziano si raccoglie un istante, poi sussurra al giovane sano e robusto: « Pier Paolo vi ricor- 273 15. Faro sul Monte.
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