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Un'ultima rinuncia, molto sentita, gli fu imposta verso l'ultimo mese di vita: lasciare la celebrazione della S. Messa. La sua cameretta nell'infermeria aveva una parete comune con la cappella, detta di san Felice, e comunicava con questa per una fine– strella da cui il malato, anche stando a letto, poteva assistere al santo Sacrificio. Padre Ignazio volle celebrare la sua Messa anche quando lo stare una mezz'ora in piedi gli costava grandi sforzi. Soltanto col fìnire d'agosto la febbre lo indebolì talmente che padre Ermenegildo, per evitare qualche caduta, lo fece smettere; egli subito s'arrese, suppli– cando però di potersi almeno comunicare ogni volta che s'accostavano alla Comunione i fratelli laici, ossia tre o quattro volte la settimana 11 • Visite frequenti Non si può dire che la nuova dimora del nostro infermo lo abbia segregato nella solitudine. Egli aveva talmente polarizzato attorno a sé la venerazione di tutti, da non poter più essere lasciato tranquillo. Visto che non scendeva più in città, i torinesi presero a salire più sovente al Monte per incontrarsi con lui: erano poveri che dovevano narrare al Cappuccino le loro miserie per averne un conforto e, se possibile, un aiuto; erano malati, che richiedevano la benedizione prodigiosa; peni– tenti, che desideravano un'assoluzione; « molti fanciulli, accompagnati dai loro padri, erano portati alla cella del padre Ignazio perché venis– sero da lui benedetti » ,.. In clausura non dovevano, si sa, accedere le donne; presto comin– ciarono i lamenti delle malate che non potevano più venire confortate dalla benedizione del Padre. Erano donne venute da lontano con grande fatica e pericolo, soste– nute solo dalla speranza che la benedizione del Padre avrebbe rime– diato a tutti i loro malanni. Rimandarle deluse sarebbe stato crudele e avrebbe creato scrupolo alla coscienza dell'umile Cappuccino, che a tutti si riteneva debitore. « Per una diecina di volte - dice fra Severino - presolo sulle braccia come se fosse stato un fanciullo, l'ho portato ora in coro ora in coretto ». E il « fanciullo » rideva e, incontrandosi nel chiostro con 272

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