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Parole del Cappuccino tanto rinomato per le predizioni sulla sorte dei suoi clienti! Le dame si guardarono a vicenda; poi guardarono la povera interlocutrice, che cominciava a impallidire. Fecero osservare al Padre che la gentil dama aveva preso le sue parole come una sentenza di morte! Allora padre Ignazio dovette riproporre il suo pensiero in termini • • ' • • 4.3 meno perentori e p1u rass1curant1 . NOTE 1 Doc. 247, 107. 2 S. 19. 40 « IJ suo ritratto mi riusci di farlo senza che siasi accorto ». È forse quel ri– tratto disegnato a matita fatto fare per sé da padre Ermenegildo: S. 359. Il medesimo pa– dre Guardiano teneva pure in sua cella un busto di creta rappresentante il Beato (ivi). 3 Doc. 1 bis, 93. Forse le fattezze di questo originale dal vero servirono per le varie inci– sioni su rame che diffusero le .prime immagini. • Doc. 247, 108-9. • Doc. 40 ter; Doc. 61. " Doc. 1 bis, 20; Doc. 247, 12. 56. 59. 7 S. 219; Doc. 28. 8 S. 154; Doc. 190, 60; Doc. 165, 43. • D. 28. 10 Doc. 191, 20... Doc. 2 bis, 3 « Per l'as– siduità del pregare in ginocchio e senza ap– poggio, dovendo puntellarsi sulle dita dei piedi riversi, gli s'era consumata l'unghia del– l'alluce (fra Gaspare da Riva). Nella riesumazione delle spoglie del Beato si è potuto rilevare dalJ'esame delle ossa, ancora ben conservate, un altro malanno che dovette pur farlo soffrire. Si tratta di una osteofìtosi o artrosi defor– mante che causò una grave deformazione dei corpi vertebrali, con saldatura patologica di un gruppo di tre vertebre e di un altro grup– po di due vertebre (:toraciche). È facile pen– sare quale incomodo creasse quest'artrosi al povero frate nelle sue lunghe contemplazioni che lo tenevano spesso immobile e profonda– mente curvo a terra. 11 S. 27. 56. 114. 216. 219. Doc. 191, 36. 12 s. 41. 45. 113. 219. 240; s. 205. 13 S. 204 e S. 95. "Doc. 1 bis, 37. '" s. 219. lO s. 203. 17 S. 216; Doc. 8. 1 • S. 157; Doc. 42 « Occorse nel giro del mio noviziato che molti partirono per ritor– nare al secolo: furono motivo di vivissimo dolore e copiose lacrime al Maestro. Erano l'oggetto delle sue conferenze, nelle quali esprimeva la sua affiizione con t-anta efficacia da incutere terrore insieme e compassione » (padre Pacifico da Dronero). 10 Doc. 247, 12. S. 73. Doc. 1 bis, 86. "" s. 77. 80. 82. 205. 21 Doc. 191, 41. Fra Fiorenzo ricorda che negli ultimi giorni delle ricreazioni grandi, tra pranzo e Vespro, il padre Ignazio era solito giocare con la comunità una mezza dozzina di « Brevi » al gioco del cuoco, del ciri, del prèive. La posta stabilita dal Superiore non era, .per vero, molto appassiong,nte: quelle stri– scioline di carta di cui il Padre faceva molto uso nelle sue benedizioni; ma erano l'unica proprietà di cui il cappuccino (del 1700!) poteva liberamente disporre a giudizio del Beato stesso. (Doc. 191, p. 26: fra Feliciano). "" S. 70. 77. 78. 143. 163. Doc. 165, 23. 2 ' D. 247, 90-91. 24 La Visita Aposto1ica iniziata 1'8 aprile 1770 riusci con piena soddisfazione dell'Ordi– ne Cappuccino (G. B. SEMERIA, o.e., .p. 365) « In detta visita l'Arcivescovo si manifestò ot– timo Pastore e Padre. Parlò sempre egregia– mente della religione cappuccina, affermando in varie occasioni che cresceva in lui vieppiù 265
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