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Allora egli s'accendeva di meraviglia e con gli occhi più ancora che con le parole rispondeva: - Se ne fa ancora?! Ma ad ogni passo, ad ogni passo! -. Non poteva dire di più; aveva un lucchetto alla bocca, messogli dal padre Ignazio ••. Avrebbe bensì voluto parlare nei due anni che sopravvisse alla morte del compagno, quando i confratelli lo tempestavano di domande per carpirgli tanti particolari sulla vita dell'eroico Cappuccino. Ma pur– troppo, con la scomparsa del suo sostegno spirituale, crollò anche padre Alessandro; assalito da congestioni cerebrali e attacchi apoplettici, restò privo di memoria. E il poverino dallo scrupolo di parlare, quale sentiva in precedenza, cadde in una specie di scrupolo opposto: di non poter ricordare! Padre Onofrio ci ricorda questa ultima pena del padre Ales– sandro: « Temeva di dover rendere conto a Dio per non aver annotato le grandi meraviglie, di cui la Provvidenza lo aveva voluto testimone circa le virtù e i prodigi del suo santo cc:mfratello » 0 '. In infermeria fu posto nella stessa cella che aveva occupata il padre Ignazio; altro scrupolo: si professava indegno di abitarvi e temeva di profanare quel santuario consacrato dalla virtù e dalla morte del com– pagno. Sopravvisse due anni di nostalgia, sospirando la chiamata del confratello, che tante volte aveva bussato alla sua cella per invitarlo a uscire in Torino 02 • Al tramonto d'ogni giornata, padre Alessandro, prima di lasciar la chiesa, si dirigeva tutto solo verso la sacrestia presso il sepolcreto dei religiosi, dove riposava il suo indivisibile fratello. Voleva dargli ancora la buona notte; pregava un poco con lui, poi picchiando col bastoncino la lapide sepolcrale, gemeva, stanco di vivere solo: « Padre Ignazio, ricordatevi di me! ». Picchiò tanto che fu ascoltato 03 • Il 19 ottobre 1772 dalla .stessa cella, donde era partito padre Igna– zio, partì anche padre Alessandro e andò ad affiancarsi al suo amico nello stesso sepolcreto, per riaverlo compagno inseparabile nell'eternità. Vox populi Come l'artista può da poche linee tratteggiate far balzare un'idea, così, da un'espressione caduta dalle labbra del popolo, noi possiamo 261

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