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Vercelli CAPITOLO SECONDO PRIME CONQUISTE 1706- 1716 È la città che diede il nome alla celebre diocesi di sant'Eusebio. Situata in piena pianura padana, a 130 m. sul mare, presso la sponda destra del fiume Sesia, è oggi capoluogo della omonima provincia, al centro della rete ferroviaria e della rotabile statale che allaccia Torino (km. 79) a Milano (km. 74). La sua posizione di confine degli Stati sabaudi aveva richiesto una poderosa opera di fortificazione. Nel secolo XVII appariva ancora rac– chiusa tra i cinque corni dei suoi bastioni, pentagono strategico, come una stella di Savoia, avanzata sull'orizzonte dei propri domini. Nel secolo XVIII ancora spiccavano le tracce dello smantellamento avvenuto per opera dei Francesi di Luigi XIV ( 1704), riversatisi in Piemonte còn una catena di assedi, per punire Vittorio Amedeo II, che era passato alla coalizione antiborbonica. Quando il chierico Belvisotti entrò in Vercelli, la città gemeva ancora sotto i colpi delle rappresaglie francesi, ma da Torino giunge– vano fresche le notizie della grande vittoria dei Savoia sulla Francia: 7 settembre 1706. In seguito a questa vittoria la pressione francese sul Piemonte erasi dileguata, le città pensavano a ristabilirsi nelle opere di pace. Ma la pace piena non era ancor sorta sulla diocesi Eusebiana: le mancava il Pastore da alcuni anni, e le mancherà sin verso il 1727, 15
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