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« E perché non avete ordinato alle rondini di partirsene? » do– mandò padre Ignazio. A fra Cherubino guizzò un risolino. Veramente - pensò - lui solo poteva immaginare una simile soluzione! Ad ogni modo un buon novizio vede, in ogni cenno del Superiore, un ordine, e ubbidisce. Ritorna sul campo di battaglia, dove la sinfonia continua imperter– rita, ed esclama: « O rondinelle, il padre Maestro vi ordina di andarvene! ». Quelle parole echeggiavano ancora nella chiesa, quando fra Che– rubino ne osservò, attonito, l'efficacia. Le rondini che andavano ro– teando per la volta della chiesa, al semplice ordine, si allinearono e si avviarono all'uscita, riempiendo dei loro cicalecci l'aria libera ... « E in chiesa non ritornarono più » 15 • E tu, o sole... Ricordate il Cantico di frate Sole Lo quale giorna... ? Invece in quella giornata tipicamente autunnale, il sole non s'era degnato di affacciarsi nemmeno un istante. E molto preoccupato ne era fra Eusebio da Ve– naria Reale. A mattino inoltrato, egli Accolito, doveva dare un segnale della campana per la Messa delle ore dieci. « Ma come sapere quella benedetta ora? » - brontolava. La pen– dola del convento era ferma; fuori, neri nuvoloni rabbuiavano il cielo, mentre sulla meridiana picchiettava stizzosa la pioggia. « Fra Eusebio! andate a vedere l'ora alla meridiana! ». Guai opporre difficoltà, o far la faccia stupita! Il novizio obbedisce: va e ritorna con la risposta che già teneva pronta nell'andare: « Padre Maestro, la meridiana segna un bel nulla: pioggia e buio soltanto! ». Quella ragione non soddisfa il Padre. « Ritornate alla meridiana e gridate al sole di uscire un istante ». Fra Eusebio ritorna fuori e grida il suo comando al sole. In quel momento continuava a piovere; pure immediatamente sbucò il sole; si fermò per lo spazio di una mezza « Ave Maria», e mi diede tempo di osservare la lancetta: segnava precisamente le dieci. Poi svanì senza più farsi vedere, mentre la pioggia continuò a scendere ancora per un'ora e mezzo'". 108