BCCCAP00000000000000000000795

fra Paolo, come padre Maestro possa dire questo. Eppure bugie non ne dice assolutamente!». Era proprio la verità. Fra Paolo morì il primo tra tutti i suoi com– pagni (11 marzo 1751, a 15 anni dalla sua Professione) •. Al novizio fra Nicolò da Villafranca Piem. era riuscito benino un discorsetto tenuto davanti ai suoi compagni. Il Maestro lo approvò, e concluse: « Voi, fra Nicolò, sarete domani predicatore, lettore e anche Supe– riore provinciale; attento all'umiltà per conto vostro, e alla carità verso i vostri sudditi.' ». I compagni, sorridendo, anticiparono un bell'inchino al preconiz– zato Superiore. Dopo alcuni anni quelle parole si attuarono in pieno. Ma anche la raccomandazione del Maestro fu praticata dal novizio dive– nuto Ministro Provinciale. Viceversa il cuore del Maestro non riposava circa l'avvenire di un novizio che stava per fare la Professione. Ecco l'ultima accorata esorta– zione del padre Ignazio: « Voi fate con gran fervore, sì, la Professione; ma, attenzione in seguito! Il fervore sfumerà e voi cadrete in questo e poi in quest'altro mancamento... ». E li specificò ambedue. La previsione risultò esatta in tutti i particolari •. Sorpreso in estasi I carismi divini, che abbellivano l'anima del Beato, erano da lui occultati con fine accortezza. Ma come può un Maestro cosi spesso favo– rito da Dio, e sempre attorniato dai -suoi discepoli, sfuggire a tanti occhi amorevolmente indiscreti? Eccolo, una notte, colto in estasi. S'avvicinava il Natale 1739, e l'anima ardente del padre Ignazio si struggeva d'indicibile tenerezza per il Bambino di Betlemme. Ogni sera della santa Novena, riferiscono i novizi, ci tratteneva circa due ore sull'Incarnazione del Verbo, con discorsi pieni di sentimenti tali che ci cavavano le lagrime 10 • 104

RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz