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Uno dei testi più qualificati nei Processi per la beatificazione del padre Ignazio fu appunto uno di questi: padre Giacinto da Pinerolo, figlio dei conti Lanteri: a 16 anni, era passato da una ricca famiglia al Noviziato di Mondovì nel 1736. È ovvio immaginare la reazione del suo sangue aristocratico al trovarsi di botto nell'estrema povertà cap– puccina! L'accenno, sia pur velato, al dramma da lui vissuto possiamo udirlo dalle sue parole. Io per me davvero confesso che, attesa la gracilità che avevo, e la giovinezza in che mi trovavo, ho fatto riflessione e tra me l'ho detto più volte, che se non avessi avuto a fare con un Maestro di tanta discrezione come era il padre Ignazio, non so se avrei terminato il noviziato, e fatta la Professione. Ma quel suo sapere sì bene comandare, quel suo adattarsi al compatimento di ognuno, mi rese facile il tutto, e così giunsi ad essere professo 14 • Polo positivo: spirito di orazione e devozione La grande tenerezza del padre Ignazio verso il prossimo altro non era che il riverbero del suo amor di Dio e, per i discepoli, un invito ad emularlo. Degno figlio del Serafino d'Assisi, egli non volle avere altra scienza che quella del Crocifisso; ma in questa seppe approfondirsi e incen– trarvi il suo magistero; esso partiva dalle estremità doloranti del Croci– fisso, per arrivare al centro dell'amore: al cuore; di qui faceva attingere ai suoi discepoli « la sovraeminente scienza della carità di Cristo » (Efes. 3,19), in cui sta la pienezza della perfezione. Dalla meditazione di san Bonaventura, padre Ignazio s'era allenato a ricondurre ogni verità all'amore. Anche quando, per esigenza della pedagogia del noviziato, egli do– veva caldeggiare la compitezza esteriore nelle pratiche di penitenza o di devozione, insisteva però nel convincere i suoi giovani che tutte quelle pratiche o cerimonie dovevano essere, nella sfera della vita reli– giosa, come tanti raggi, distinti bensì nella circonferenza, ma conver– genti tutti nel centro della carità. 90 Che cos'è la Povertà? Rinuncia del futile per possedere l'Amato. Che cos'è la Penitenza? Gioia di sacrificarsi per l'Amato. Che cos'è l'Orazione? Piacere d'intrattenersi con l'Amato.
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