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La carità generosa del padre Ignàzio non si limitò al piccolo nido del Noviziato. Nel 17 34 alcune centinaia di soldati tedeschi malati o feriti erano stati raccolti nel chiostro dei padri Conventuali di Mondovì Piazza. Anche ad essi arrivava la tenerezza del nostro Beato. Tra una lezione ai suoi giovani e l'ufficiatura corale, egli trovava ancor tempo, quasi ogni giorno, per fare la dura salita che da Carassone porta a Mondovì Piazza per aiutare i soldati infermi. Un giorno trovò lassù ammalato anche il Cappellano militare: padre Martino, cappuccino tedesco. Era travagliato da febbre putrida con forti dolori di capo, e invocava la benedizione del padre Ignazio. Come poteva il Beato rifiutarsi di aiutarlo? Si raccoglie un istante in preghiera, poi alza gli occhi al cielo e traccia sul confratello infermo un'ampia benedizione. Cessò all'istante il dolore di capo, e in pochi giorni il padre Martino era completamente guarito•. Chirurgia da poveri Durante le lunghe quaresime della Regola francescana, si sa, stocca– fisso e baccalà si avvicendavano generosamente, come il piatto forte in quasi tutti i pasti. Senonché i merluzzi liscosi, rimondati appena all'in– grosso dalle loro spine, giocavano tal volta dei brutti tiri agli affamati. Fra Teodoro da Villanova Solaro ci narra che proprio a lui toccò di avere una spina di merluzzo confitta in gola con grande suo dolore; e nonostante tutti i tentativi, dopo varie ore, la spina non si decideva a disincagliarsi. Alla sera, dopo la solita conferenza, (racconta l'interessato) il padre Maestro mi domandò se ancora la lisca mi dolesse. Risposi di sì. Allora il buon Padre rac– contò all'assemblea (sic) un grazioso aneddoto: un tal uomo in circostanza simile alla mia, fu guarito sull'istante; e come? Con un bel pugno arrivatogli sulla « gnucca » (nuca). A tal trovata i novizi sbottarono - me compreso - in una sonora risata. Era la cura a cui mirava il padre Maestro anche per me! A quello scatto improvviso, la mia spina partì dalla gola e io restai completamente libero anche dal dolore. Il buon chirurgo seppe applicare, sia pure nell'austerità del novi– ziato, la cura del riso: Ridi che ti passa! 1 °. 87

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