BCCCAP00000000000000000000795
CAPITOLO SETTIMO LA CARITÀ EDIFICA Accendere la\ fiamma Quando in un cantiere il piccone demolisce, già l'architetto pos– siede la visione del nuovo edificio che dovrà sorgere da quelle rovine. Il padre Ignazio, per quanto battesse con insistenza il tasto del- 1'abnegazione, pure faceva ben capire ai novizi che quello era solo un lavoro preparatorio per innalzare l'edificio della carità. Vogliamo ormai conoscerlo in questa fase di lavoro positivo. Qui brilla propriamente la genialità dell'autentico artefice di spiritualità francescana: accendere la fiamma dell'amore, e convogliare in essa tutta la vita religiosa. I giovani, è stato detto, non sono vasi da riempire, ma lampade da accendere. Padre Ignazio aveva ricevuto dall'obbedienza e dalla Prov– videnza questa .missione: accendere tali lampade. Non aveva che da metterle a contatto con la fiamma divampante dell'anima sua. Vediamolo all'opera, anzitutto nell'effondere la carità verso il pros– simo, specialmente verso i novizi che l'obbedienza gli affidava. Ogni anno entravano nel Noviziato di Mondovì una quindicina di giovani; altrettanti nella seconda Casa di noviziato di Chieri, cosicché la Provincia cappuccina di Piemonte aveva tal ricchezza di religiosi da render il 1700 il periodo aureo della sua storia. Il Maestro doveva, (per servirsi dell'immagine usata da Gesù) come la chioccia, radunarli sotto le sue ali, riscaldarli, nutrirli, difenderli. 83
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDA3MTIz