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Messa, che nel sabato offriva all'altare della Ver• gine, Patrona di Solsona. Segorbe, o le pastorali della pace Nella diocesi di Segorbe, dove fu trasferito nel luglio del 1913, si applicò subito a restaurare la cattedrale, a riaprire la vecchia chiesa di S. Do– menico, e ad incrementare il culto della Vergine nel suo santuario della « Cueva Santa », affidan– dolo a una comunità religiosa. Inoltre, organizzò in modo esemplare l'archivio diocesano, rivide il regolamento del seminario tenendo conto del nuo– vo Codice di Diritto Canonico, e trasferì la par– rocchia dalla cattedrale nella restaurata chiesa di S. Domenico. Appoggiò, inoltre, anzi lanciò e portò avanti i progetti di costruzione del tempio della Sa– cra Famiglia in Masamagrell e dell'asilo in Segorbe, entrambi attinenti all'opera delle sue figlie le Ter– ziarie Cappuccine. _ Nell'azione pastorale continuò a muoversi sul– la stessa linea che a Solsona, concentrando tutta la sua attenzione sulla formazione religiosa dei fedeli, con particolare riguardo alla gioventù e alla classe operaia. Le sue 36 lettere pastorali di que– sto periodo abbracciano i temi più vari, con par– ticolare ·insistenza sul bisogno della pace (quattro di esse: Sopra la pace natalizia; Per la pace del- 47

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