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« San Bonaventura» di Totana, per le scuole me– die, la · rivista Florecillas de San Francisco e una statistica generale della provincia di Valenza per gli anni 1596-1901. Come superiore dei suoi confratelli si distinse per una prudente dolcezza verso tutti, per la fede e la fiducia filiale nella divina Provvidenza, per la cura e l'infaticabile attività al maggior bene dei religiosi, dei conventi, della provincia e della mis– sione. Inoltre brillava in lui una qualità ereditata certamente da sua madre, che un confratello, de– finitore nel suo provincialato, così descriveva: Era « così equanime e mansueto che giammai io ho potuto notare in lui una pena o un dispiacere, mal– grado ce ne fossero molti ». · Nel 1900 si recò a Roma per l'anno santo e per partecipare a un congresso internazionale di terziari. Fu ospitato dal cardinal Vives e ammesso, nel numero scelto di cento pellegrini, all'udienza del Papa. Due anni dopo, Leone XIII approvava i due istituti da lui fondati, insieme alle rispettive costi– tuzioni e rimanevano queste, per loro natura e per volontà del fondatore, innestate sulla regola del TOR, ossia del Terz'Ordine Regolare francescano, nello spirito cappuccino adattato al loro fine pe– culiare. Nonostante questo passo definitivo, una se– conda volta fu tentato da un religioso di un altro 41
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