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pet1z1one unanime dei cappucini del suo paese natìo, « ma - · aggiunse - non andrai là finché io vivrò ». Forse il p. Stefano, che aveva visto come ben lavorava il nuovo sacerdote lontano dal– la sua terra - infatti insieme erano venuti a fon– dare la comunità di Montehano e lo conosceva sin dai giorni di Bayona e di Antequera - nutriva altri disegni sopra di lui. La morte, però, lo sor– prese nell'ottobre 1880, poco dopo di essere stato nominato da Roma commissario supplente di tutti i cappuccini spagnoli. Ma il nuovo com– missario p. Gioacchino da Llevaneras, peni– tente del p. Luigi in Montehano, tenuto conto del cattivo stato di salute in cui, per l'eccessivo lavoro, si trovava il giovane, lo mandò a casa di una famiglia di benefattori perché si rimettesse, dicendogli, nello stesso tempo, che si licenziasse da Montehano e aspettasse lì l'obbedienza per tra– sferirsi ad altro convento. Il medico locale giudicò conveniente per la sua piena ripresa che si tra– sferisse al suo paese natale, l'aria e le acque del luogo d'origine gli avrebbero giovato; per questo motivo e per il desiderio dei frati di Masamagrell fu destinato al celebre convento di Santa Maria Maddalena. Un testimone di quel viaggio scrisse: « Tutto il suo portamento era un modello di modestia. Io non avevo visto mai un frate se non in figura; ero andato alla stazione per veder passare il treno 27