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suo alunno e gli disse: « Figlio, buon per me che, prima di partire, ho fatta la confessione generale, perché credo che non giungeremo vivi ad Ante– quera ». Ma le cose non andarono così male, e il giorno di san Giuseppe del 1877 i cappuccini poterono inaugurare il primo convento spagnolo della re– staurazione, solennemente e con un magnifico di– scorso del padre Adoain. Però, una volta stabilitisi in quel luogo, dovettero guadagnarsi la fiducia e l'affetto della popolazione. Certo, in gran parte ciò dipese dal prestigio del superiore e dall'affa– bilità con cui i frati accoglievano quanti a loro ricorrevano; ma non fu meno efficace l'espediente di avere affidata la ricostruzione d'una parte del vecchio convento al più anticlericale dei muratori del luogo. Dopo alcuni mesi di contatto con .i « frati », egli confessò che la loro conoscenza aveva fatto cadere i molti pregiudizi che, insieme alla sua squadra, nutriva contro di essi, e si disse pronto a difenderli contro chiunque, anche a costo della vita. L'accoglienza fatta ai cappuccini fu tanto benevola che, prima della fine dello stesso anno 1877, essi avevano fondato un altro convento a Sanlucar de Barrameda. Intanto fra Luigi, alla fine della primavera del 1878, riceveva il suddia– conato dalle mani del vescovo di Malaga. In quello stesso anno redasse l'atto eroico di carità di rinunciare con voto a tutte le sue opere 23