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dal quale i religiosi erano stati banditi da pm di trent'anni? Nella sua autobiografia, egli scrive: « Non avevo visto altri religiosi che alcuni .fran– cescani di passaggio a Valenza per la Terra Santa, e mi sembrarono angeli scesi dal cielo ». Eventi di altro genere, come la rivoluzione po– litica e le disgrazie familiari, fecero maturare rapi– damente il suo animo giovanile. Nel 1868 veniva detronizzata Isabella II e le folle si riversarono sulle strade al grido: « Evviva la libertà»; nel '69, sulla città di Valenza pesava lo stato di assedio come piazza ribelle, e fu perciò duramente bom– bardata: a mala pena la famiglia Ferrer potè fug– gire a Godella. Nel novembre 1870 morl il padre e, nove mesi dopo, anche la madre che, con l'ul– timo sguardo e alcune parole a mala pena intelli– gibili, gli raccomandò di aver cura delle sue sorelle. Da quel momento si sentì assolutamente solo al mondo, un mondo che era deciso a lasciare o col seguire i suoi cari nella tomba o con l'entrata in religione. Il Signore gli facilitò questa seconda scelta con l'ispirare al sacerdote che assisteva la sua madre moribonda a prendersi cura degli orfani, compito che assolse egregiamente fino alla morte avenuta nel 1885. In tal modo il giovane potè proseguire i suoi studi umanistici e filosofici in seminario, fino al 1874, anche se il suo « pensiero era fisso al chiostro ». 16

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