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mosse e lo spirito tutto il regolamento. Esso intende di rendere viva e operosa la presenza di Gesù in mezzo agli ascritti e nell'anima del chierico, presenza che non è intesa soltanto come grazia divina, ma, più esattamente, come il vincolo ineffabile della carità. Gesù presente sprona alle ascensioni interiori, all'osservanza inappuntabile, all'apo– stolato. Perciò le regole della Pia Unione non riguardano soltanto « la santificazione particolare dei membri e le loro reciproche rela– zioni», ma anche la loro attività nel ministero sacerdotale. Lo statuto comprende quattro brevi capitoli. Nd primo si trac– ciano delle norme dirette alla santificazione dei membri, distinte in doveri quotidiani, settimanali, mensili e annuali, tocca degli « offici scambievoli tra i compagni » e della « sommissione ai superiori eccle– siastici »; nel secondo capitolo tratta di come gli iscritti « si debbano regolare nell'esercizio dei ministeri ecclesiastici »; nel terzo « come debbano regolarsi coi famigliari »; nel quarto « come debbano rego– larsi coi confratelli del ministero>>. Il nostro Beato troverà in questo statuto una guida luminosa alla via del suo spirito. Per chi conosce la timidezza naturale del suo temperamento e l'incertezza che lo accompagnò in alcuni problemi di vita interiore, non è esagerata l' affermazione che con queste regole egli incontrò un segreto di pace e di fecondità. 3 - La santificazione particolare dei membri L'esercizio della perfezione si snoda secondo alcune pratiche precise. Anzitutto fedeltà all'osservanza del regolamento del semi– nario. « Quelli che sono in seminario saranno costantemente fedeli ed esemplari nell'osservanza dell'orario comune, riguardando nei segni del campanello e nelle disposizioni dei superiori l'espressione della volontà di Dio. E però si applicheranno alla esecuzione delle regole con stima ed amore di esse, che dovranno dimostrare anche parlandone coi compagni. In un seminarista l'esatto ed affettuoso adempimento delle regole del seminario deve, massime nell'esterno, andare avanti tutto. Sarebbe affatto opposto al fine della Pia Unione, se, fosse anche per esercitare atti di devozione, si venisse a mancare nell'esatta osservanza delle prescrizioni contenute nelle regole del seminario ». Durante la giornata ciascuno procuri di esercitarsi nella pratica ascetica della presenza di Dio ed intensifichi le sue devozioni, special-
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