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aiuto. A Bergamo egli giunse non per predicare il suo terza corso comandatogli dai Superiori, ma per essere ricoverato in inferme– ria. E quivi, dopo pochi mesi, cessava di vivere. Era il tre marzo 1890. Aveva 46 anni di età, dei quali 7 li visse come sacerdote nella diocesi di Brescia e 16 come religioso cap– puccino in diversi conventi di Lombardia. * * * Proprio vero che le vie di Dio non sono le vie degli uomini. Qualche volta sono vie che semplicemente divergono, qualche altra - come in questo caso - sono vie completamente opposte. Viviamo in un'epoca in cui sentiamo vivo e urgente il bisogno di impegnarci sul piano umano e terrestre perchè il regno di Dio vi si impianti, germini e fruttifichi. E per farlo attecchire e frutti– ficare abbiamo bisogno di vedere il successo delle nostre azioni, di controllare l'efficacia umana dei nostri mezzi. Nei nostri piani organizzativi al servizio di Dio e della Chiesa abbiamo imparato a calcolare la causalità degli addendi umani e la loro incidenza sugli effetti, pur essi calcolati e previsti. E sta bene. Ma questo strano Beato che si chiama Innocenzo da Berzo e che Iddio glorifica proprio in questo nostro tempo, balza nella glo– ria, dal fondo della sua umiltà, e s'incorona di luce, tra le .spine delle aspre penitenze sostenute, quasi come un segno di contraddi– zione. I ddio con i suoi piani sapienti e misteriosi ha prima annichi– lito e frantumato colui che Gli si è dato senza riserve e senza cal– coli, ed ora lo esalta dopo averlo fatto solo capace di preghiera e di penitenza. E con questo sembra volercelo presentare come un campanello d'allarme, per ricordare ai distratti e ai superficiali che: « Chi vuol essere mio discepolo rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua »; « Chi perderà la sua vita per amor mio, la salverà » ; « Se il grano di frumento, non cade in terra e non muore, non porta frutto » . Poichè il nostro Beato, ancora una volta, con la sua vita pro– clama che sono le verità di sempre,. più che le esigenze dell'ora, quelle a cui dobbiamo dare credito incondizionato e illimitato. A tutti coloro che con sincerità di cuore vogliono realizzare in sè e fuori di sè il regno di Dio il Beato Innocenzo ripete: la strada maestra è sempre quella: strada erta, strada scomoda, stra– da sassosa, dove la creatura deve scomparire, e, se necessario, fal– lire perchè solo .Dio trionfi. Milano, Luglio 1961 -- vn - · fr. Romano da Como Min. Prov. O.F.M. Cap.
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