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una illustrazione particolareggiata. Se escludiamo l'intenzione pole~ mica, ormai superata con la vittoria sul berzismo; le finalità che si proponeva il Bianchini' con la sua vecchia istituzione ritornano nella Pia Unione del Verzeri con sorprendente fedeltà. « Attendere alla santificazione di se stessi e prepararsi a giovare alla santificazione dei prnssimi coi mezzi e con le opere del ministero secondo i doni che ciascuno ha ricevuto da Dio e le disposizioni dei superiori ecclesia– stici, ecco lo scopo a cui devono volgere tutta la loro vita quelli che son0 chiamati dal Signore al sacerdozio. Chi desidera raggiungere più facilmente e più compitamente questo duplice fine. della proprìa vocazione troverà conforto e aiuto non ordinario nello stringersi in santa fratellanza con quelli che hanno lo stesso desiderio. Nel vincolo e nei mutui uffici della fraterna carità, insegnata da nostro Signor Gesù Cristo, l'anima trova una sovrumana energia per tenersi ferma a progredire nel bene, ad onta dei pravi esempi e delle seduzioni in mezzo a cui si trova o per vincere gli ostacoli e le contraddizioni che il mondo e il demonio suscitano contro le opere dello zelo sacerdotale in pro delle anime. Il che se fu utile sempre, devesi riguardare più che necessario in questi tempi, nei quali il sacerdozio cattolico ha bisogno di ,speciale fermezza per raggiungere il fine della sua :nobilis- . . s1ma vocazione ». L'istituzione bresciana non rispondeva dunque sòltanto al desi– derio di continuare quanto il Verzeri aveva fatto a Bergamo nel Collegio Apostolico (7), ma alla necessità di avere, in tempi difficili, dei sacerdoti pienamente disposti e liberi, che il vescovo potesse man– dare secondo il bisogno in qtJalsiasi luogo della vastissima diocesi. La Pia Unione doveva .reclutare i migliori, i generosi, coloro che veramente ·non vedevano avanti a sè altro che Dio e le anime, il superiore ecclesiastico e il dovere di obbedirglì sempre. Perdò nella stesura dello statuto il pio vescovo insiste molto sui motivi della carità fraterna ed apostolica e sul dovere dell'obbedienza, l'una e · l'altra da realizzarsi nel dolce vincolo dei Cuori santissimi di Gesù e di Maria. « Dove sono due o tre persone adunate nel mio nome ivi sono io pure in mezzo ad essi». Da questo passo di S. Matteo prende le (7) Appena ordinato sacerdote il Verzeri fece parte a Bergamo del « Collegio Aposto– lico », associazione di preti oblati a totale disposizione del vescovo. Di questo « Collegio Apostolico » fu anche rettore. Per queste ed altre consimili attività del pio vescovo cfr. la biografia contenuta in DENTELLA LoRENZo, « I vescovi di Bergamo - notizie storiche », Bergamo 1939, p. 524-27. Utilissimo è l'epistolario della sorella beata Eustochio Verzeri, pubblicato a Brescia nel 1874-78. -55-

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