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bene) il nostro cuore a quello del nostro Salvatore, intendendo di pensare operare e pregare secondo le intenzioni sue in questa terra, quali sono la gloria del divin Padre e la salute delle anime, a tal fine offerendo le nostre azioni. Dal medesimo fu benedetta la cor:ona avente la medaglia d'argento. Mi si raccomandò inoltre dallo stesso don Giovanni di fissarmi bene in mente che il mio corpo e la mia anima devono essere istrumento della gloria di Dio e della salute delle anime; parimenti mi raccomandò di mortificarmi in tutto ed essere umile » (1). Meglio di così il direttore non poteva parlare al suo discepolo. In queste linee infatti abbiamo la conferma di quelle norme spiri– tuali alle quali da tempo il Beato andava informando la sua vita interiore: preghiera, mortificazione, umiltà, e tutto nello spirito di Gesù a gloria del Padre e a salute dei fratelli. Egli non desidererà altro per tutta la sua vita. E' in questo desiderio di conoscere nuovi mezzi di perfezione che noi dobbiamo cercare il movente che lo spinse ad iscriversi, appena gli fu concesso, alla Pia Unione, sorta fra i seminaristi dei corsi teologici. Non sappiamo con esattezza in quale tempo egli vi diede il suo nome, ma possiamo pensare senz'altro all'autunno del 1863, quando il Beato iniziava la teologia. 1 - Cenni storici su la Pia Unione Lo statuto della Pia unione fu scritto nel 1859 dallo stesso vescovo diocesano mons. Girolamo Verzieri. Ma è ovvio che l'anno in cui vennero stese le norme regolamentari non corrisponde alla data di nascita dell'idea. Pare infatti che ci si debba rifare a parecchi anni addietro e precisamente al tempo del direttorato spirituale in semi– nario di mons. Luigi Bianchini e, successivamente, agli anni del disor– dine berzista. Riferendosi al primo momento, l'autore della vita di mons. Bianchini dice che in seminario si 'erano verificati alcuni disor– dini disciplinari, che non era possibile riparare con i soliti interventi. « Vi fu un tempo, dice il Chiarini, in cui per una certa mala influenza, erasi raffreddata in alcuni chierici la pietà, per forma che già comin– davano ad entrare nel seminario, con l'inosservanza delle regole, (1) I, p. 9. - ·52--

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