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scritti sono indicati col semplice termine di «orari». Sul primo di essi, composto certamente nel primo anno di seminario, possiamo sicuramente basarci per seguire la vita del suo spirito in questo set– tennio, così privo di documentazione e perciò cosi inesplorato (20). Il Beato non ignora il pericolo comune a tutti i seminaristi della sua età, sa di essere un uomo fatto di carne ed ossa, capace di cadere e di peccare nella maniera più umiliante. Perciò si circonda di una schiera di celesti protettori, ai quali innalza ogni giorno una pre– ghiera speciale dopo la santa comunione. Per avere il dono della purezza egli fa preghiere particolari soprattutto alla Madonna. Negli scritti di questo periodo non si trova altra preghiera riportata peir intero, che quella diretta alla Vergine per ottenere « la santa purità». Alla preghiera univa la mortificazione più rigida, specialmente degli occhi, e, a poco a poco, la penitenza vera e propria. La devozione ai suoi protettori e alla Madonna si spinge assai oltre l'impegno quotidiano dell'invocazione. I suoi santi non sono soltanto aiuto o difesa nei momenti di pericolo, ma vere vie spiri– tuali che allenano all'esercizio e portano alla meta più alta. Tra questi nomi, che si alternano e si intrecciano su la sua pagina, vibra infatti l'anelito all'assorbimento dell'anima in Dio. Guidato dalla grazia il Beato seppe cogliere assai presto e con estrema acutezza tutto un ordine di valori nella vita spirituale. Oltre la bianca vetta della purezza splende e affascina la fiamma dell'amore. Nel suo gene 0 roso salire all'unione divina, il peso del corpo si fece lieve e la voce della carne si placò e tacque. Fin dal seminario il Beato Innocenzo comprese che la miglior tattica nella battaglia contro le nostre pas– sioni consiste nel gettarsi generosamente nelle fiamme dell'amore. I regolamenti spirituali successivi, stesi soprattutto per le va– canze estive, e gli altri, scritti quando era già sacerdote in cura di anime o riligioso all'Annunciata, tendono a ridurre la folta schiera degli intercessori celesti, ma accentuano il suo impegno di unione interiore mediante una .fittissima trama di preghiere e di esercizi spirituali. Al rigido controllo dei sensi e dei pensieri aggiunge una calcolatissima distribuzione del tempo libero. Neppure un momento egli può restare senza far nulla: il nemico non lo prenderà mai di sorpresa. (20) I, p. 19-20. Purtroppo all'archivio del seminario non esistono eh~ le note scola– stiche e la data della vestizione, connessa con le pratiche per la esenzione dal servizio mili– tare. Cfr. AS., e.e. -41-
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