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Finite le funzioni, il popolo era sfollato sulla piazza, disperden– dosi per le vie e nelle case. La chiesa era quasi deserta. Davanti all'al– tare della Madonna, solo, in ginocchio, curvo sulla persona, nel più profondo raccoglimento, Giovannino pregava. Ringraziava il Signore _del sacramento ricevuto o ,chiedeva di essere un soldato di Gesù nella schier; sacra del sacerdozio? Il vescovo, in atto di uscire, lo vide e ne restò grandemente ammirato. Rivolto al parroco disse con accento di sicurezza: « Teneté conto di quel giovane che deve iriuscire assai bene nella virtù » (3). Don Ceresetti non aspettava altro (4). Aveva certo l'intenzione di parlare al suo vescovo di quel giovane singolare, ma ora che egli stesso se ne mostrava così ammirato, non lasciò cadere l'occasione per racconta,rgli della sua vita esemplarissima, della sua preghiera continua, del suo raccoglimento profondo; gli parlò degli splendidi esami dati al collegio di Lovere l'anno prima, aggiunse che la mamma non era contraria, pur essendo egli figlio unico e lei vedova. Ma erano piuttosto poveri e non si vedeva come riuscire a mante!lerlo in semmano. Mons. Verzeri, lieto di non essersi sbagliato, ascoltò con piacere e non si turbò affatto all'accenno su le condizioni economiche della famiglia. A Brescia, da lui e da altri, già da anni si andava facendo qualche cosa per i chierici poveri: là avrebbe trovato posto e aiuto anche lo Scalvinoni: glielo mandasse senz'altro. Così, prima dell'apertura delle scuole, Giovannino dice di nuovo addio alla mamma e con una letterina di -presentazione al rettore entra in seminario. 2 - Al seminario di- Brescia Le condizioni del seminario diocesano verso il 1860 erano ancora preoccupanti. Superata e vinta la battaglia contro il berzismo che minacciava l'ortodossia, arginate le falle aperte dal movimep.to pas- (3) P., p. 85, 4. Questo fatto è largamente testimoniato n·ei Processi e riportato agli anni della fanciullezza del B. Cfr. P., 85, 3; 100, 50; 105, 74; 108, 87 ecc. Erroneamente perciò i biografi seguono i testi nella datazione. (4) Questo sacerdote, zelante e pio, ebbe una parte considerevole nelle più grandi deci– sioni del B., ora di aiuto paterno ora di opposizione, sia pure con retto fine. Dal 1831 al 1837 fu parroco a Loveno; trasferito a Fraine passa in seguito a Berzo il 9.7.1858. Muore nel 1885. Cfr. APB., Registro delle famiglie. --35-

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