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no i testi, non ebbe « altro amore che per le cose di chiesa e per lo studio, era alieno da ogni gioco e divertimento solito ai ragazzi e .fin d'allora stava tutto ritirato in casa occupato nelle cose di scuo– la» (29)? Chiesa e scuola, preghiera e studio, mani congiunte nell'ora– zione e libri scrutati con assidua attenzione: ecco la meravigliosa infanzia di -questo bambino «modello». Mons. Luigi Marinoni, che alcuni anni dopo lo ebbe alunno a Lovere, conclude il capitoletto sui primi anni di p. Innocenzo con questa nota: «Del piccolo Scal– vinoni ci sarebbe a dir tanto da farne un libriccino adatto per fan– ciulli, proponendolo passo passo a modello per le virtù proprie del– la loro età » (30). Peccato che a nessuno, nemmeno dopo la pubblicazione di queste righe, sia venuta l'idea di raccogliere questi esempi: non soltanto essi contribuirebbero a completare la narrazione biografica di questo periodo, ma confermerebbero quanto dicono di . lui mol– tissimi testimoni dei processi: era un piccolo s. Luigi. 6 - « Giovannino non fu mai fanciullo » A questo punto nessuno di noi si rifiuta di accettare il giudi– zio riassuntivo che dell'infanzia del Beato dava un suo contempo– raneo: « Giovannino non fu mai fanciullo» (31). Per quanto infatti possa sembrare encomiastica, questa espressione corrisponde piena– mente alla verità dei fatti narrati e ne definisce assai bene la figura. Fin da questi anni egli si impone allla nostra ammirazione per il suo amore al silenzio e all'isolamento, è sempre raccolto a colloquio coi suoi pensieri e dinanzi agli altari, lontano dagli uomini e assorto m Dio. La testimonianza dei processi, folta e unanime, è quasi incre- (29) P., p. 93, 27; cfr. 97, 41. Non abbiamo notizie dirette su la riuscita del B. alle ele– mentari di Berzo. Le cartelle dell'archivio comunale si spingono soltanto fino al 1875. (30) MARINONI L., o. c., p. 12. (31) MARINONI L., o. c., p. 11 dove si legge: « Una persona spettabilissima che lo conobbe dai primi anni fini col dire che Giovanni Scalvinoni non fu mai fancinllo ». P. V. Bonari, che consultò il Marinoni prima di stendere la sua nota biografia, cita l'espressione - cfr. P., p. 508, - ma non ci dice chi l'abbia pronunciata. Noi l'accettiamo su la base delle molteplici testimonianze in omaggio alla condotta encomiabile del fanciullo. -13-
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