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nell'amore alla preghiera e alla virtù e diventa prestissimo un bam- bino « modello » (9). · 3 - Nella terra dei santi Zio Francesco dovette condurre la sua opera educativa sopra~ tutto col racconto delle vite dei santi niardesi e camuni, dei quali il Beato si mostrerà poi sempre devotissimo. Era questo un costume allora assai in uso nelle famiglie della valle ed in modo particolare di Niardo. Nelle. ore di riposo, mentre le bestie pascolavano, seduto all'ombra dei castani, lo zio narrava al nipote come s. Costanzo, imparentato con la famosa contessa Matilde di Canossa, combattè a lungo per il Papa. Ferito in battaglia ed obbligato a letto, il santo riflettè che le cose di questo mondo mettono in grave pericolo l'anima e si consacrò tutto al servizio di Dio. Ritiratosi sul monte Conche edificò la chiesa e il monastero e visse ,soltanto di preghiera e di carità. Costanzo fece prodigi per soccorrere i poveri e gli am– malati che in quei tempi tribolatissimi le pesti frequenti, le care– stie e le guerre andavano moltiplicando in modo pauroso (10). Ma assai più Giovannino dovette interessarsi alla storia di s. Obi– zio, pure di Niardo, che da giovane aveva condotta una vita bril– lante e spensierata. Figlio del conte Graziadio, divenne presto il più potente signore della valle, che dal Tonale a Lovere obbediva al suo comando: Ma nella battaglia combattuta a Pontoglio fra bresciani e bergamaschi egli cadde gravemente ferito sotto un cu– mulo di cadaveri e a stento potè aver salva la vita. Mentre disperava di ogni umano ,soccorso, Obizio ebbe una paurosa visione dell'in– ferno. Ne fu tanto impressionato che subito abbandonò la sua vita di lusso e prepotenze per darsi interamente a Dio. Desideroso di conoscere le vie del Signore e le segrete arti della penitenza reli– giosa, il santo va pellegrino per tutti i monasteri della valle, scende a Cremona per venerare la tomba di s. Omobono, l'eroe della carità, (9) Zio Francesco aveva due anni meno della mamma del Beato. Era nato infatti il 27-6-1809. Visse celibe, tutto dedito alla famiglia, al lavoro e alla pietà cristiana, emulando la proverbiale virtù dei suoi antenati. Morl il 1-4-1871. Cfr. APN., Registro dei nati, a. 1809; Registro dei morti, a. 1871; APB., Registro delle Messe, a. 1871-72. (10) La tradizione è ancora viva, controllata personalmente presso diverse famiglie e con– fermata dal parroco locale. Su s. Costanzo cfr. ad es. « 1 fasti della Chiesa nelle vite dei Santi>, _ voi. II, Milano 1824, pp. 318-29. -7-
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