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fu assalito dal male e, portato a Bergamo, non ostante la cura, rese la sua anima eletta a Dio il tre marzo 1890. La fama della sua santità, già grande mentre era in vita, !SÌ fece ancor maggiore dopo la morte. Perciò nel 1909 nella Curia di Brescia si iniziarono i processi informativi su la fama, gli scritti e il non-culto, lavori che si conclusero nel gennaio del 1919. Esaminati gli scritti l'otto agosto 1918 la sacra Congregazione decretò: NON ESISTE ALCUN IMPEDIMENTO PER PROCEDERE OLTRE. Il 22-1-1919 Be– nedetto XV, di f. m., segnò la Commissione per la Introduzione della Causa. Il 2-2-1919 furono spedite al vescovo di Brescia le lettere re– missoriali per l'inizio del processo su le virtù e i miracoli in specie. Il quattordici dicembre 1921 la medesima sacra Congregazione di– chiarò che non risultava prestato culto indebito al Servo di Dio. Il 17-1-1922 la sacra Congregazione spedì altre lettere remissoriali per la continuazione e la conclusione dei processi. Il 4-5-1931 la sacra Congregazione diede il suo giudizio favorevole su la validità dei processi. Salve dunque tutte le condizioni poste dal diritto, il 4-6-1940, davanti al Rev.mo Card. Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte, vescovo di Ostia e di Albano, ponente cioè relatore di questa Causa, si celebrò la Congregazione antipreparatoria. Passato un anno, il 24-2-1941 si tenne alla presenza dei Cardinali la Congregazione pre– paratoria, infine la Congregazione generale davanti al ss. Signor Nostro Papa Pio XII il 23-2-1943. In essa il Rev.mo Card. Relatore propose il dubbio: SE coNSTI DELLE vmTÙ TEOLOGALI FEDE SPERANZA E CARITÀ VERSO DIO E VERSO IL PROSSIMO NONCHÈ DELLE vm.TÙ CARDINALI PRUDENZA GIUSTIZIA FORTEZZA E TEMPERANZA CON ALTRE ANNESSE ESER· CITATE IN GRADO EROICO NEL CASO E- PER LO SCOPO DI CUI SI TRATTA. I Rev.mi Cardinal~ gli officiali Prelati e i Padri Consultori mani– festarono il loro suffragio. Il Santo Padre invece, per poter implorare maggior lume dal Signore con la preghiera, si riservò ad altro tempo di manifestare il suo pensiero. Fissò per questo la seconda domenica di quaresima, il 21 marzo. Perciò, radunati i Rev.mi Cardinali Carlo Salotti, vescovo di Palestrina, Prefetto della s. Congregazione dei Riti e Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte, relatore della Causa non che il r. p. Sal– vatore Natucci, promotore generale della fede e il sottoscritto segre– tario, il Sommo Pontefice, celebrato con grandissima pietà il sa– crificio eucaristico, dichiarò: RISULTA DELLE VIRTÙ TEOLOGALI FEDE - 283 -

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