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H DECRETO DELLA S. CONGREGAZIONE DEI RITI SU L'EROICITA' DELLE VIRTU' DEL VEN. P. INNOCENZO DA BERZO(*). « Tutti gli uomini son pellegrini in questo mondo, scrive sag– giamente s. Lorenzo da Brindisi, ma mentre alcuni camminano da Gerico a Gerusalemme assieme a Cristo, altri scendono con Adamo da Gerusalemme a Gerico. I primi con Gesù salgono in alto, portati dall'amore per i beni celesti e divini; i secondi, trascinati dall'amore per i beni del mondo e della terra, discendono verso il basso. La via che porta alla città di Gerusalemme è la carità, quella che conduce a Babilonia è la cupidigia. Una è via dello spirito, l'altra è via della carne» (Sem. in Dom. Quinq., Op., vol. VII, p. 146. Ed. Patavina 1942). Il Venerabile Innocenzo da Berzo, seguendo le orme del Sera– fico Padre, sprezzando i beni mondani e terreni e amando quelli del cielo e di Dio, fece con Cristo la via da Gerico a Gerusalemme e, non abbandonando mai la via sicura della carità, con Lui salì e raggiunse la meta. Il Servo di Dio nacque a Niardo in Valcamonica - diocesi di Brescia - il 19 marzo 1844 dai modesti contadini Pietro Scalvinoni e Francesca Poli, non ricchi di beni terreni, ma distinti per pietà e costumi di vita. Fu battezzato il 22 marzo e gli fu imposto il nome di Giovanni. Rimasta vedova assai presto, la madre si stabilì al paese natale del marito, a Berzo, che in seguito il figlio userà in Religione. Religiosa . com'era la madre usò ogni cura e diligenza per al– levare il bambino nel santo timore e nell'amore di Dio ed egli, che aveva sortito un animo tanto incline al bene, rispose in modo mera– viglioso. (") AOFMC, 59 (1943) 31-33. - 281
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