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con assiduità nelle sacre funzioni senza rifiutarsi a veruno officio a cui saranno richiesti. Si guarderanno dal prender parte a nessun discorso .contro il Parroco od altro Sacerdote; professeranno religioso rispetto a tutti i Sacerdoti, ed useranno ogni più delicato riguardo ai Sacerdoti più vecchi, ma non entreranno in dimestichezza che coi Preti di vita irreprensibile e di spirito ecclesiastico. Anche fatti Sacerdoti saranno sottomessi al proprio Parroco e si faranno un dovere di assisterlo e di coadiuvarlo nel ministero, anche in ciò in cui non fossero strettamente obbligati per ragioni di beneficio o di cappellania, senza lagnarsi della fatica, nè della sconoscenza con cui fossero ricambiati. Si guarderanno dal criticarne la condotta, segnatamente in presenza dei laici, anzi procureranno di tenere a lui affezionato il Clero ed il popolo, onde riesca più salutare il suo ministero. Useranno virtuosa deferenza ai Sacerdoti anziani per età o per grado, e se avverrà loro di trovarsi di sentire contrario al loro sia in opinioni scientifiche, sia in ogni altra cosa, non mancheranno nè nelle parole nè nei modi del rispetto a loro dovuto, memori dell'ammae– stramento di s. Paolo al suo Timoteo: Servum Domini non oportet litigare, sed mansuetum esse ad omnes, docibilem, patientem... (II Tim. 2, 24). Tanto più questo faranno i Chierici, nè sarà mai troppa la modestia che useranno nel difendere, se fossero invitati a farlo, la loro opinione contraria. Dette le loro ragioni con calma, se gli appo– sitori Sacerdoti insistono pel contrario e si inquietano, essi taceranno. Che se la sentenza degli opponenti fosse meno buona, contraria apertamente alla sana dottrina, faranno, senza mostrare disprezzo, conoscere che tacciono solo per non contendere, non già perchè siano convinti. E questo sentimento di convinzione dovrà essere più o meno fermo e dichiarato - sempre però con umili modi - in proporzione della .erroneità della proposizione difesa dal Prete avversario. Capitolo II - Come debbano regolarsi nell'esercizio dei ministeri ecclesiastici Quelli che non crederanno di abbandonarsi ciecamente nelle mani del Superiore, perchè disponga di loro e li adoperi quando, dove e come giudicherà meglio pel bene della Diocesi, potranno esporgli le proprie circostanze ed inclinazioni riguardo alle occupa- -276-

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