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cheranno per lo stesso scopo una Comunione ogni mese. Inoltre nelle ordinarie preghiere, e i Sacerdoti nel divino Sacrificio, racco– manderanno a Dio la Pia Unione, e conosciuto qualche speciale biso– gno, massime se spirituale, di qualche compagno, faranno speciale orazione per lui. Lo stesso faranno ogni volta che si tratterà di rice– vere qualche nuovo compagno nella Pia Unione, per accettare nella pietà. Utilissima tra le industrie della carità è anche la fraterna corre– zione e ammonizione. Ciascuno desidererà sinceramente di essere ammonito e corretto dai compagni di qualsiasi mancanza e accoglierà l'ammonizione con cordiale gratitudine eziandio quando credesse di non meritarla. L'ammonizione e correzione fraterna si farà con semplicità, umiltà e dolcezza, mostrando al compagno che si ammo– nisce con sincero desiderio di essere all'uopo corretti da lui con santa libertà. Prima di farla si pregherà il Signore che si degni di accom– pagnarla colla soave potente unzione della sua grazia, perchè riesca salutare. Il conversare dei compagni tra loro sarà come di fratelli, sem– plice e cordiale, e tale che, e per l'argomento dei discorsi e pei modi, riesca di mutua edificazione e di incitamento alla virtù. Gioverà che specialmente nell'occasione delle principali novene e solennità della Chiesa si infervorino a vicenda con discorsi spirituali e con lettere amichevoli a passarle santamente e a progredire nelle virtù. Ciascuno procurerà di recar sollievo e soccorso ai compagni che si troveranno in qualsiasi tribulazione od infermità, e almeno si studieranno di aiutarli a santificarla colla cristiana rassegnazione. Si aiuteranno vicendevolmente secondo i lumi e le forze di ciascuno nell'esercizio dei ministeri sacerdotali e nello studio senz'ombra di gloria nè d'invidia, nè d'altra passione, con cordiale carità, la quale, come dice l'Apostolo, benigna est, non aemulatur... non inflatur, non est ambi– tiosa, non quaerit quae sua simt... congaudet veritati (I Cor. XIII). E questo si studieranno di osservare, massime nel tempo del Chieri– cato, tanto per quelli della Pia Unione quanto cogli altri compagni di scuola e di Seminario, giovando molto, riguardo a questi ultimi, il dar loro esempio anche in questo di sincera umiltà e carità, e per tal modo se li affezioneranno meglio, onde così sempre più guada– gnarli a Dio. Finalmente, perchè non venga meno giammai la fraterna dile– zione tra i compagni, la quale è l'anima di questa Pia Unione, nes– suno potrà esservi ammesso, se non a voti unanimi di tutti gli studenti che pro tempore formeranno come il nucleo di essa in Seminario. -274 -
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