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gravi occupazioni scolastiche e l'orario disciplinare che assai piccole aggiunte di esterne pratiche e di orazioni vocali. Coltiveranno nel cuore ed anche con esterni ossequi la divozione al ss. Sacramento, che è la sovrana delle divozioni. Nutriranno filiale divozione a Maria ss., alla quale avranno ricorso con illimitata fiducia, tanto nei loro bisogni che per impetrare l'efficace cooperazione della grazia ai ministeri che eserciteranno alla salute delle anime. II - Offici scambievoli tra i compagni La santa dilezione fraterna, che Gesù Cristo ha dato come distin– tivo dei suoi veri seguaci, è il vincolo che deve tenere stretti tra loro i membri di questa Pia Unione. Il loro scambievole amore deve essere quale Gesù Cristo lo ha comandato colle parole e coll'esempio, tutto spirituale, per il quale si amino l'un l'altro come lo stesso Gesù Cristo ha amato noi. Pertanto si ameranno tutti scambievolmente come fratelli in Gesù Cristo senza veruna parzialità, ma con amore uguale. Secondo che impone la carità, più che i beni di questa misera vita, deve ciascuno volere e desiderare ai compagni i beni sopran– naturali della grazia e della virtù, e godere sinceramente del loro spirituale profitto ed aiutarli coll'esempio e coll'industrie della carità a servire più perfettamente sua Divina Maestà. Finchè saranno in Seminario, tanto per esercitare il segreto apostolato della Pia Unione, come per non generare in chi non appartiene alla Pia Unione, gelosie e sospetti, col pericolo alle volte di suscitare nei rilassati partiti e reazioni, eviteranno tra loro ima troppo marcata frequenza ed ogni indizio esterno di singolare intimità d'amicizia, e si studieranno di regolarsi cogli altri mostrando all'esterno d'essere amici di tutti ugualmente. Il che non è a dire quanto giovi all'armonia della carità, e tiri gli animi, anche dei dissipati, ad affezionarsi ai buoni e li disponga a lasciarsi condurre alla virtù. Ma se la carità per gli altri li chiama a così accomunarsi con tutti, questa stessa però li deve tirare quasi a proprio centro alla compagnia dei fratelli della Pia Unione, coi quali destramente cercheranno poco o molto di trovarsi, perchè stia sempre viva la santa amicizia, nè la compagnia dei dissi– pati o poco buoni abbia a raffreddare il loro spirito. Tra le sante industrie della carità, efficacissima è la preghiera, secondo che esorta l'Apostolo: Orate pro invicem ut salvemim (J ac., XVI). Quelli che sono Sacerdoti applicheranno una Messa · ogni ,anno per i compagni vivi e defunti della Pia Unione, e i non Sacerdoti appli- . -273 - 18 - Beato Innocenzo
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