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b) Ogni settimana Tutti si confesseranno almeno una volta la settimana, ed avranno premura di scegliersi un confessore di spirito. Quelli che non sono Sacerdoti si accosteranno alla santa Mensa colla frequenza consigliata e permessa dal confessore. Durante la dimora in Seminario già si intende che i confessori vengono scelti dai Superiori e a questa guida, massime se si tratta del Direttore spirituale del Seminario, si potranno affidare a tutta sicurtà. La frequenza alla santa Comunione durante la dimora in Seminario, cioè fuori del tempo delle vacanze, non dovrà eccedere i limiti segnati dai Superiori. Nel venerdì faranno qualche speciale mortificazione e ogni sabato una breve e divota visita a qualche chiesa od altare od immagine di Maria ss. c) Ogni mese Si scieglierà un giorno di speciale raccoglimento per il così detto apparecchio alla morte, onde ripigliar lena nella pratica delle virtù e riaccendere nel cuore il fervore. Ciascuno lo farà nel modo che potrà meglio combinare colle sue circostanze e coi suoi impegni. d) Ogni anno Tutti faranno gli Esercizi spirituali secondo il metodo di s. Igna– zio: da soli o in comune, secondo le circostanze di ciascuno; ma per quanto sarà possibile in qualche casa religiosa. Distingueranno con speciali atti di virtù le novene in apparecchio alle feste del s. Natale, della Pasqua, della Pentecoste, e del ss. Cuore di Gesù, alle principali feste di Maria e alle feste del glorioso s. Giuseppe. Preferiranno l'esercizio di quegli atti di virtù che più influiscono a rettificare e santificare l'interno, da cui si informa la vita esterna dell'uomo, secondo l'insegnamento di Nostro Signore: Bonus homo de bono thesauro cordis sui profert bonum; et malus homo de malo thesauro profert malum (Le. VI, 45). In Seminario per le pratiche esterne che fossero da introdursi, come già sopra si è detto, oltre quelle dello Stabilimento, dovranno andar molto riservati attenendosi alle norme che il Direttore spiri– tuale stabilirà col Signor Rettore. Si dovrà quindi in Seminario dare, assai più che dopo fatti preti o in tempo di vacanza, preferenza a quegli àtti interni nelle novene, non permettendo le continue e -272-

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