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riflessiva, paziente, capace di attendere, e che avesse maturato que– ste virtù nella preghiera (4). I genitori del nostro Beato non avevano dunque proprio nulla di straordinario, ma erano dei veri « buoni cristiani», non <~ facol– tosi >:, ma « con qualche cosa al sole » (5), senza istruzione scolastica, ma m grado di tutelare con sufficiente avvedutezza i propri inte– ressi. Dall'uno e dall'altra Giovannino ereditò la volontà tenace che distingue la gente umile, attaccata alla propria terra e alla propria casa, l'amore al silenzio e l'abitudine alla riflessione. Dalla mamma, in modo particolare, prese lo spirito di pietà religiosa, metodica e costante. E' in questo clima familiare, fatto di poche parole, di fatiche, di preghiera, di timore per altre possibili sventure che noi dobbiamo ricercare le forze che agirono sul fanciullo e che gli diedero, im– mediato e operoso, il senso della responsabilità. 2 - Infanzia senza sorriso Con la morte di Pietro la famiglia si lacerò. Lorenzo, ormai grandicello, fu accolto in casa dei nonni paterni. La vedova rimase sola col piccolo Giovanni ·(6). La povera donna si chiuse nel silenzio e nella preghiera. Cosa potevano fare gli uomini per lei? Per molto tempo non volle contatti con nessuno: i soli confidenti erano Dio e il bambino, ed essi soli la sostennero e la salvarono dalla dispera– zione. La provvidenza divina è paterna e generosa anche quando sembra schiantare la vita e i figli impongono ai genitori il sacro dovere di · vivere per preparare ad essi un avvenire, Lentamente Francesca si riebbe dal terribile colpo, riprese il lavoro e ritornò a sorridere: a Giovannino soprattutto, che era il suo tesoro, la ragione della sua vita. Ogni giorno lo prendeva in braccio e lo portava nella (4) P., p. 92, 27; 94, ·33; 101, 56; 102, 60 e 64. (5) P., p. 91,21 e 23; 92, 33; 93, 29; 95, 35; 101, 55; 102, 60 ecc. (6) Non ci risulta se Pietro Scalvinoni aveva interessi diretti con la famiglia. Dalla vita che poi condusse la vedova sembra di no. Sul fratello Lorenzo sono interessanti i documenti li e lll contenuti nel Sr,mmarittm additional.e, p. 6-11 dei P. Nelle deposizioni abbiamo su di lui soltanto qualche accenno. Cfr. P., p. 94, 33; 101, 55; 102, 61; 102, 64 ecc, Era. nato a Berzo il 12-7-1834. Il 23-2-1860, tornato in famiglia per breve licenza dal servizio militare, sposa Anna Maria Feriti, della quale resta vedovo 1'8-4-1885. Il 26-4-1887 sposa Teresa Castelnuovi. Muore a Berzo « di esaurimento senile, munito di tutti i conforti religiosi e assistito fino in extremis» il 21-12-1913. Cfr. APB., Registro dei matrimoni e Registro dei morti, n. 24/182. -5-

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